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SCIOPERO GENERALE

Italia in sciopero: Landini in prima linea contro la manovra Meloni

Lavoratori e sindacati chiedono stipendi più alti, investimenti in sanità e istruzione, e difendono il diritto a manifestare: "Le piazze non si fermano"

Italia in sciopero: Landini in prima linea contro la manovra Meloni

Manifestanti al corteo. Da Cgil Emilia Romagna

Giornata di sciopero ad alta tensione nelle piazze italiane: a Bologna, il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, guida il corteo che invade le strade della città. Lavoratori e sindacalisti si sono uniti sotto lo striscione dello sciopero generale indetto da CGIL e UIL, contro la manovra del governo Meloni.

Maurizio Landini ha espresso il suo fermo dissenso nei confronti del decreto sicurezza, che ritiene una minaccia al diritto di manifestare, ribadendo il valore dello sciopero come fondamentale strumento di libertà e sottolineando che le piazze non dovrebbero essere soggette a restrizioni.

Lo sciopero generale, che ha coinvolto 43 piazze in tutta Italia, è stato proclamato con l'obiettivo di modificare la manovra di bilancio, aumentare salari e pensioni, e finanziare settori cruciali come sanità, istruzione e servizi pubblici. La mobilitazione ha previsto uno stop di 8 ore per tutti i settori privati e pubblici, con alcune eccezioni nei trasporti, dove la durata è stata ridotta a 4 ore. I treni, tuttavia, sono stati esclusi dallo sciopero, garantendo una certa continuità nei collegamenti ferroviari.

A Bologna, il corteo è partito alle 9:30 da Porta Lame per concludersi in Piazza Maggiore, mentre a Napoli la manifestazione ha preso il via da Piazza Mancini per terminare in Piazza Matteotti. In entrambe le città, i segretari generali Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri hanno concluso i comizi, ribadendo le ragioni della protesta e l'urgenza di un cambiamento nelle politiche governative. In altre città, i comizi sono stati affidati ai dirigenti sindacali delle segreterie nazionali di CGIL e UIL, a testimonianza di un movimento coeso e determinato.



Le manifestazioni hanno inevitabilmente causato disagi al traffico, con strade bloccate e deviazioni che hanno messo a dura prova la pazienza degli automobilisti. Tuttavia, la partecipazione massiccia ha dimostrato che la causa è sentita e condivisa da molti. "La risposta dei lavoratori ci dice già che siamo sulla strada giusta", ha affermato Landini a La Repubblica.

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