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VIOLENZA E DENUNCE

Maltrattamenti in famiglia: 30enne allontanato da casa con misura cautelare

"Era come vivere in una prigione invisibile": la donna denuncia così anni di soprusi e maltrattamenti. La Procura di Bologna avvia le indagini

Vincenza Giustino

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specialunit@torinocronaca.it

01 Dicembre 2024 - 13:11

Maltrattamenti in famiglia: 30enne allontanato da casa con misura cautelare

Immagine di repertorio (fonte: donnainsalute.it)

Prima le denunce, poi l’intervento dei carabinieri: un uomo straniero poco più che trentenne è stato sottoposto a una misura cautelare per maltrattamenti verso la moglie, vittima di violenze fisiche e psicologiche. La Procura della Repubblica di Bologna dà il via alle indagini. È successo a Mordano, dove la vicenda è iniziata pochi mesi dopo il matrimonio della coppia, da cui sono nati due figli. La moglie, una quasi quarantenne, ha raccontato agli inquirenti che il marito aveva sviluppato una morbosa gelosia nei suoi confronti. Una gelosia che ha corroso il rapporto con insulti e aggressioni fisiche. Era come vivere in una prigione invisibile, ha dichiarato la donna durante la denuncia.  I litigi, spesso scaturiti per futili motivi, si trasformavano in episodi di violenza fisica. L'uomo, in diverse circostanze, ha colpito la moglie con schiaffi e pugni, facendola sbattere contro il muro. In un'altra occasione, l'ha afferrata per i capelli e trascinata per le scale; atti di violenza che avvenivano spesso in presenza dei figli minorenni. Alla luce delle gravi accuse, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bologna ha emesso una misura cautelare su richiesta del pubblico ministero che ha coordinato le indagini. L'uomo è stato sottoposto al divieto di dimora all'interno dello stabile familiare e al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie, con l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Prima le denunce, poi l’intervento dei carabinieri: un uomo straniero poco più che trentenne è stato sottoposto a una misura cautelare per maltrattamenti verso la moglie, vittima di violenze fisiche e psicologiche. La Procura della Repubblica di Bologna dà il via alle indagini.

È successo a Mordano, dove la vicenda è iniziata pochi mesi dopo il matrimonio della coppia, da cui sono nati due figli. La moglie, una quasi quarantenne, ha raccontato agli inquirenti che il marito aveva sviluppato una morbosa gelosia nei suoi confronti. Una gelosia che ha corroso il rapporto con insulti e aggressioni fisiche. "Era come vivere in una prigione invisibile", ha dichiarato la donna durante la denuncia.

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I litigi, spesso scaturiti per futili motivi, si trasformavano in episodi di violenza fisica. L'uomo, in diverse circostanze, ha colpito la moglie con schiaffi e pugni, facendola sbattere contro il muro. In un'altra occasione, l'ha afferrata per i capelli e trascinata per le scale; atti di violenza che avvenivano spesso in presenza dei figli minorenni.

Alla luce delle gravi accuse, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bologna ha emesso una misura cautelare su richiesta del pubblico ministero che ha coordinato le indagini. L'uomo è stato sottoposto al divieto di dimora all'interno dello stabile familiare e al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie, con l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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