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DOLCE PER TUTTI
08 Dicembre 2024 - 18:23
Il panettone senza lattosio di Damiano Carrara
Il Natale 2024 segna una svolta per gli amanti del panettone intolleranti al lattosio. Quest'anno, l'offerta di panettoni senza lattosio si è ampliata come mai prima d'ora, sia nella grande distribuzione che nelle pasticcerie artigianali. Non più solo una scelta di nicchia, ma una vera e propria tendenza che conquista il mercato e promette di soddisfare anche i palati più esigenti.
Fino a pochi anni fa, trovare un panettone adatto a chi soffre di intolleranze alimentari era quasi impossibile. Solo alcuni artigiani visionari avevano iniziato a sperimentare ricette senza lattosio, ma la proposta era limitata e di difficile reperibilità. Ora la situazione è cambiata: molte pasticcerie artigianali e grandi marchi dell’industria dolciaria hanno colto l’importanza di rispondere a questa domanda in costante crescita.
Ad aprire la strada in questa nuova frontiera del gusto sono stati grandi nomi della pasticceria italiana, tra cui Iginio Massari e Damiano Carrara, maestri del dolce che non hanno bisogno di presentazioni. Entrambi hanno lanciato linee di panettoni senza lattosio, dimostrando che è possibile conciliare gusto e salute senza rinunciare alla qualità.
Damiano Carrara, noto per la sua eleganza e la sua attenzione ai dettagli, ha voluto creare una linea dedicata a chi desidera regalarsi (o regalare) un panettone gourmet adatto a tutti. Le sue versioni includono abbinamenti originali, creme raffinate e ingredienti di altissima qualità, con un occhio attento anche al design delle confezioni, rendendo ogni prodotto un'opera d'arte.
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Accanto a loro, si distinguono anche eccellenze artigianali come Vincenzo Tiri, Sal De Riso, Infermentum, La Ruota di Perdifumo e Serena Nardelli, maestri pasticceri che propongono varianti golose come panettoni arricchiti con cioccolato fondente, creme vegetali e frutti esotici.
L'offerta sempre più ampia di panettoni senza lattosio risponde a una realtà consolidata: le percentuali di intolleranti al lattosio in Italia oscillano tra il 40% e il 50% della popolazione. Non si tratta di una moda passeggera, ma di una scelta necessaria per milioni di persone. Il fenomeno è legato alla riduzione progressiva dell'enzima lattasi, necessario per digerire il lattosio, una condizione molto diffusa tra gli adulti. Questa consapevolezza ha portato anche le grandi industrie dolciarie a rispondere alla domanda.
Oltre ai maestri pasticceri, anche i grandi marchi dell'industria dolciaria hanno colto l'importanza di offrire panettoni senza lattosio. Bauli, Maina, Galup, Conad e Coop hanno sviluppato varianti specifiche per chi soffre di intolleranze alimentari, mentre Motta ha introdotto un panettone senza lattosio firmato Bruno Barbieri, rivolgendosi a un pubblico attento al gusto e alla qualità.
Questa mossa ha reso il panettone senza lattosio non solo accessibile a più persone, ma anche protagonista di una rivoluzione estetica e di packaging. A dare un tocco di eleganza e consapevolezza è stata anche AILI (Associazione Italiana Latto-Intolleranti), che ha proposto confezioni natalizie eleganti e realizzate con materiali sostenibili, trasformando il panettone in un regalo raffinato, inclusivo e rispettoso dell'ambiente.
Il panettone senza lattosio non è solo un dolce per chi ha problemi di intolleranza. Sta diventando un simbolo di inclusività e sostenibilità, capace di coniugare gusto, salute e rispetto per l'ambiente. Le confezioni natalizie, sempre più spesso realizzate con materiali riciclabili e design eleganti, aggiungono un ulteriore tocco di raffinatezza al prodotto, trasformandolo in una scelta etica e consapevole.
Grazie a innovazioni del genere, il Natale 2024 sarà più dolce per tutti, con un panettone che non esclude nessuno e che porta con sé il gusto autentico della tradizione italiana, reinterpretato in chiave moderna.
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