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Giustizia

Medico accusato di lesioni colpose: il processo inizierà il 10 giugno a Bologna

Stefano Stracciari sotto accusa per l’uso di una sostanza vietata da oltre 30 anni. A maggio un altro procedimento per presunte lesioni volontarie.

Tribunale di Bologna

Causa al medico chirurgo

Il 10 giugno inizierà, davanti al giudice del Tribunale di Bologna Simona Siena, il processo per lesioni colpose a carico di Stefano Stracciari, medico e chirurgo estetico. Stracciari, recentemente sospeso per un anno dall’esercizio della professione, è stato successivamente sottoposto al divieto di dimora a Pianoro (BO) per aver violato i sigilli del suo studio e aver ripreso a ricevere pazienti.
Oggi, in udienza predibattimentale davanti al giudice Filippo Ricci, il medico – difeso d’ufficio dall’avvocato Alessandro Sulsenti – era chiamato a rispondere dell’accusa di lesioni colpose. 
Il procedimento trae origine dalla denuncia di una donna che, nel marzo 2023, si sottopose a un intervento nel suo studio e riportò gravi danni al volto. Né l’imputato né la denunciante erano presenti in aula.
Secondo il pubblico ministero Luca Venturi e il legale della donna, Luca Portincasa, il danno sarebbe stato causato dall’infiltrazione di olio di silicone, una sostanza vietata da oltre 30 anni. 
Sarà il dibattimento a fare luce sulla vicenda.
Stracciari deve rispondere anche di un’accusa di lesioni volontarie: la donna sostiene infatti che, alcuni mesi dopo l’intervento, si fosse recata da lui per chiedere spiegazioni sul peggioramento delle sue condizioni e che il medico l’avesse spinta contro un muro, procurandole lievi lesioni.
A margine dell’udienza odierna, l’avvocato Portincasa ha spiegato ai cronisti che per quest’ultima accusa – trattandosi di lesioni lievi con prognosi inferiore ai dieci giorni – è stato disposto un rinvio all’8 maggio per la discussione. 
In seguito, è attesa una dichiarazione di incompetenza per materia, con la restituzione degli atti al pm e l’avvio di un nuovo processo davanti al giudice di pace.

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