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30 Marzo 2025 - 18:39
30 e 15 il nostro futuro
Negli ultimi anni, il concetto di "Città dei 15 minuti" ha acquisito crescente rilevanza nelle politiche urbane di numerose metropoli europee.
Ideato dall'urbanista Carlos Moreno, questo modello propone un rinnovamento del design urbano che consenta ai cittadini di accedere a tutti i servizi essenziali — come lavoro, istruzione, sanità, commercio e tempo libero — entro un raggio di 15 minuti a piedi o in bicicletta dalla propria abitazione.
Il principio che sta alla base di questa visione mira a rendere le città più sostenibili, accessibili e vivibili, riducendo la dipendenza dall’auto privata e migliorando la qualità della vita.
Dopo l’adozione di questo modello da parte di metropoli come Parigi, Madrid e Barcellona, anche Bologna si sta orientando verso una trasformazione urbana ispirata alla "Città dei 15 minuti", affrontando sfide, opportunità e il feedback dei suoi cittadini.
Bologna: un passo verso la sostenibilità
Bologna, una delle città italiane più dinamiche, ha intrapreso un percorso di trasformazione che la porterà a diventare più sostenibile e vivibile per i suoi residenti.
Le misure adottate dal Comune, in particolare con il progetto "Bologna Città 30", sono perfettamente in linea con i principi della "Città dei 15 minuti".
Dal 16 gennaio 2024, è stato introdotto un limite di velocità di 30 km/h in gran parte del centro urbano. Questo provvedimento ha come obiettivo non solo il miglioramento della sicurezza stradale, ma anche la riduzione dell'inquinamento acustico e atmosferico, incentivando al contempo l'uso di mezzi alternativi come la bicicletta o la camminata.
L'introduzione del limite di velocità ha già portato a un calo degli incidenti stradali e ha stimolato l’utilizzo di trasporti ecologici. Tuttavia, il progetto di Bologna non si limita alla sola regolamentazione del traffico.
L’amministrazione sta lavorando per espandere le aree pedonali e migliorare la rete ciclabile, mirando a rendere la città più fruibile per tutti: dai pedoni ai ciclisti, fino a ottimizzare il trasporto pubblico.
La trasformazione urbana ispirata a Oxford
Il modello della "Città dei 15 minuti" non è una novità per le metropoli europee. Città come Parigi, Madrid e Barcellona hanno già avviato politiche di riduzione della mobilità automobilistica e promozione della sostenibilità.
Tuttavia, Bologna ha trovato in Oxford un esempio particolarmente significativo di trasformazione urbana.
Oxford ha adottato un sistema di restrizioni alla circolazione automobilistica tra i quartieri, creando spazi più vivibili e promuovendo un modello di mobilità più sostenibile. Questa strategia è stata ben accolta da molti cittadini, ma ha suscitato preoccupazioni tra coloro che temevano impatti negativi sull’economia locale.
Bologna, pur ispirandosi a questo esempio, ha scelto un approccio meno rigido, evitando restrizioni severe alla circolazione.
L’obiettivo è creare un piano di mobilità equilibrato che favorisca il trasporto pubblico e l’uso della bicicletta, mantenendo comunque un accesso facilitato per chi ha necessità di spostamenti rapidi. Questo approccio più flessibile consente di conciliare le esigenze di sostenibilità con la vita quotidiana dei cittadini.
Le sfide della "Città dei 15 minuti" a Bologna
Nonostante i progressi in corso, la trasformazione di Bologna in una "Città dei 15 minuti" affronta diverse sfide.
Una delle difficoltà principali riguarda la resistenza al cambiamento, specialmente da parte di alcuni cittadini e commercianti. Molti temono che le restrizioni alla mobilità privata possano danneggiare l’economia locale, creando difficoltà logistiche per chi vive nelle aree periferiche o per i commercianti che dipendono dal traffico automobilistico.
Un altro ostacolo riguarda la comunicazione del progetto. Molti bolognesi non sono ancora pienamente informati sui dettagli delle modifiche previste dal modello della "Città dei 15 minuti".
Sebbene siano a conoscenza delle novità, come il limite di velocità e l’ampliamento delle piste ciclabili, non tutti comprendono appieno l’intero progetto.Questo può generare fraintendimenti e resistenze, soprattutto tra coloro che vedono queste misure come limitazioni alla loro libertà di movimento.
L'importanza della partecipazione dei cittadini
Perché il modello della "Città dei 15 minuti" possa davvero avere successo, è fondamentale che l’amministrazione comunale coinvolga i cittadini attivamente.
Il dialogo e la partecipazione sono essenziali per ridurre le resistenze e per adattare il progetto alle specifiche esigenze della comunità bolognese.
La città di Bologna dovrà continuare a investire nelle infrastrutture e nei servizi, garantendo che il modello sia davvero accessibile e vantaggioso per tutti.
Il successo di questo progetto dipenderà dalla capacità di Bologna di integrare la sostenibilità ambientale con le necessità della mobilità quotidiana, senza compromettere la vitalità economica e sociale.
La chiave sarà trovare un equilibrio che renda la città più vivibile, meno inquinata e senza penalizzare le esigenze di chi ha bisogno di spostarsi per motivi di lavoro o altre necessità.
Un futuro possibile per la "Città dei 15 minuti" a Bologna
Se il progetto verrà attuato con attenzione, considerando le sfide e le resistenze, Bologna ha l’opportunità di diventare un modello virtuoso di mobilità urbana sostenibile.
Le esperienze di altre città europee dimostrano che un cambiamento radicale nella mobilità è possibile, ma richiede tempo, investimenti e una forte volontà di collaborazione tra istituzioni e cittadini.
Bologna ha l’opportunità di farsi riconoscere come una città all’avanguardia, capace di integrare innovazione, sostenibilità e qualità della vita. L’adozione del modello della "Città dei 15 minuti" non rappresenta solo una trasformazione fisica dello spazio urbano, ma anche una rivoluzione culturale nella nostra visione di come vivere la città.
Un futuro in cui il benessere non dipenda dalla velocità del traffico, ma dalla qualità degli spazi che ci circondano e dalla possibilità di vivere in una città che mette al centro le persone, e non le automobili.
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