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03 Aprile 2025 - 19:51
Presidente Trump
I dazi imposti dagli Stati Uniti rischiano di scatenare un terremoto economico in Romagna, un territorio da sempre legato a doppio filo con l'export.
Se da un lato i numeri relativi all’aumento delle esportazioni verso gli Usa hanno segnato una ripresa straordinaria dopo la pandemia, ora l’incertezza regna sovrana.
"Le ripercussioni potrebbero essere devastanti", avverte Roberto Bozzi, presidente di Confindustria Romagna, pur sottolineando che saranno necessari alcuni mesi di studio per comprendere appieno l’impatto di queste misure.
I settori più a rischio sono quelli che finora hanno trainato la crescita: farmaceutico, alimentare e macchinari per la produzione.
La Romagna, con la sua forte vocazione industriale, ha visto nel mercato americano un’opportunità che ha dato nuova linfa alle sue aziende.
Tuttavia, ora si trova di fronte alla necessità di ripensare rapidamente strategie e alleanze.
L’Europa, a detta di Bozzi, non può restare passiva. "Serve un cambio di marcia", dichiara.
Ecco allora il punto cruciale: "L’Europa deve non solo dialogare, ma farlo con fermezza e visione, evitando reazioni impulsive che alimentano tensioni senza risolvere nulla.
Alzare i toni con gli Stati Uniti giova solo alla Cina, un'alleanza da evitare a tutti i costi".
In questo scenario, la Banca Centrale Europea potrebbe giocare un ruolo fondamentale, con il presidente di Confindustria Romagna che sottolinea l’importanza di ridurre i tassi per deprezzare l’euro e dare ossigeno alle nostre imprese.
Ma l’appello di Bozzi va oltre la risposta immediata. C’è la necessità di un nuovo approccio che riguardi l'intera visione economica europea. "L’Europa deve smettere di guardare solo al proprio benessere interno e iniziare a pensare a come rafforzare il proprio ruolo globale", afferma.
Questo significa aumentare i consumi, alzare i salari e ridurre la competizione interna.
Solo così si potrà costruire un’economia più solida e pronta a rispondere alle sfide esterne.
Cosa fare per le aziende romagnole?
Le aziende della Romagna, che da anni guardano agli Stati Uniti come un mercato vitale, si trovano ora a un bivio.
Molti settori, come il farmaceutico e l’alimentare, potrebbero vedere ridurre le proprie opportunità di crescita, ma potrebbero anche scoprire nuove possibilità di rinnovarsi, rafforzare la qualità dei prodotti e diversificare i mercati di destinazione.
È qui che si gioca una partita fondamentale: la capacità di innovare e adattarsi.
La Romagna, però, ha un’arma in più: la sua tradizione di resilienza. L'esperienza maturata durante la ripresa post-pandemia può fungere da lezione per il presente.
Le imprese locali dovranno imparare a essere più agili, a investire in ricerca e sviluppo e a rafforzare le alleanze internazionali, non solo con gli Stati Uniti ma anche con altre economie emergenti.
Un’Europa più unita per una risposta globale
Italia e Germania sono tra i Paesi più vulnerabili ai dazi americani.
Ma proprio per questo è fondamentale che l’Europa si presenti compatta, forte e pronta a fare fronte comune.
"Le istituzioni devono unire le forze, a ogni livello, per proteggere non solo l'economia nazionale, ma anche quella locale", continua Bozzi, sottolineando la necessità di un'azione decisa e condivisa.
E non è solo una questione di politica economica: la risposta dell’Europa potrebbe anche essere l’opportunità per riscrivere le regole del gioco in un mondo globalizzato.
La creazione di nuovi accordi commerciali potrebbe essere la chiave per proteggere le imprese e le comunità locali da future crisi.
La sfida è aperta, ma non senza speranza
Nonostante l'incertezza, il presidente Bozzi non manca di lanciare un messaggio di speranza: "Ogni sfida nasconde anche una grande opportunità.
È nel momento di crisi che le imprese più innovative si reinventano, trovando soluzioni che vanno oltre la mera sopravvivenza". L’Europa, e la Romagna in particolare, hanno davanti un’opportunità straordinaria di trasformare la crisi in un motore di crescita, grazie alla resilienza delle sue imprese e alla capacità di sapersi adattare.
In un mondo in cui il commercio internazionale è sempre più una partita ad alta posta, solo un’Europa più unita, innovativa e pronta a rispondere con visione globale potrà uscire vincente.
La Romagna, con il suo spirito imprenditoriale, è pronta a giocare la sua parte in questa nuova era di sfide globali.
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