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Economia

Acli Bologna critica l'esenzione ISEE per i titoli di Stato

Non aiuta chi è in difficoltà

Cristina Giancarlini

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redazione@bolognacronaca.it

04 Aprile 2025 - 16:52

Sede Acli Bologna

L’esclusione di BOT e buoni fruttiferi postali fino a 50.000 euro dal calcolo dell’ISEE potrebbe avvantaggiare il 18% dei bolognesi, ma secondo Acli la misura non sostiene chi è davvero in difficoltà. Una misura “iniqua” che, secondo Acli Bologna, non mira tanto ad aiutare le famiglie più fragili, quanto a incentivare gli investimenti in titoli di Stato. L'esenzione dal calcolo dell'ISEE per BOT e buoni fruttiferi postali fino a 50.000 euro potrebbe beneficiare circa il 18% dei residenti a Bologna, ma non risolve i problemi di chi è in maggiore difficoltà economica. La presidente provinciale di Acli, Chiara Pazzaglia, spiega che dall’inizio dell’anno 16.460 nuclei familiari si sono rivolti al CAF Acli di Bologna per il calcolo dell’ISEE. Di questi, 7.294 (44%) sono residenti in città. Dai dati in nostro possesso, almeno il 15% dei nuclei familiari che hanno elaborato l'ISEE possiede titoli ora esclusi dal calcolo. La percentuale sale al 18% tra i residenti in città, sottolinea Pazzaglia. Le attestazioni ISEE 2025 già rilasciate resteranno valide fino al 31 dicembre, ma chi lo desidera potrà rifare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per beneficiare dell’esenzione e, in alcuni casi, migliorare l’accesso ai servizi sociali agevolati. Coloro che presenteranno la DSU per la prima volta nei prossimi giorni vedranno invece l’esclusione automatica di queste somme dal calcolo. Pur apprezzando alcune scelte della manovra, come l’innalzamento della soglia ISEE per l’Adi, riteniamo che questa misura non sia un vero sostegno alle famiglie, ma piuttosto un modo per spingere chi riesce ancora a risparmiare – o ha ricevuto un’eredità – a investire in titoli di Stato, critica Pazzaglia. Lo Stato ha bisogno di liquidità, ma la realtà è che sempre meno persone riescono a mettere da parte qualcosa a fine mese. Questa misura non aiuta chi ne ha davvero bisogno.  Se non vuoi perderti neanche una notizia, entra nel nostro canale WhatsApp! Clicca qui e ricevi in tempo reale le news più importanti di Bologna e provincia. Hai una segnalazione da fare? Scrivi direttamente alla redazione! Invia la tua segnalazione.

L’esclusione di BOT e buoni fruttiferi postali fino a 50.000 euro dal calcolo dell’ISEE potrebbe avvantaggiare il 18% dei bolognesi, ma secondo Acli la misura non sostiene chi è davvero in difficoltà.
Una misura “iniqua” che, secondo Acli Bologna, non mira tanto ad aiutare le famiglie più fragili, quanto a incentivare gli investimenti in titoli di Stato. L'esenzione dal calcolo dell'ISEE per BOT e buoni fruttiferi postali fino a 50.000 euro potrebbe beneficiare circa il 18% dei residenti a Bologna, ma non risolve i problemi di chi è in maggiore difficoltà economica.
La presidente provinciale di Acli, Chiara Pazzaglia, spiega che dall’inizio dell’anno 16.460 nuclei familiari si sono rivolti al CAF Acli di Bologna per il calcolo dell’ISEE. Di questi, 7.294 (44%) sono residenti in città. "Dai dati in nostro possesso, almeno il 15% dei nuclei familiari che hanno elaborato l'ISEE possiede titoli ora esclusi dal calcolo. La percentuale sale al 18% tra i residenti in città", sottolinea Pazzaglia.
Le attestazioni ISEE 2025 già rilasciate resteranno valide fino al 31 dicembre, ma chi lo desidera potrà rifare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per beneficiare dell’esenzione e, in alcuni casi, migliorare l’accesso ai servizi sociali agevolati. Coloro che presenteranno la DSU per la prima volta nei prossimi giorni vedranno invece l’esclusione automatica di queste somme dal calcolo.
"Pur apprezzando alcune scelte della manovra, come l’innalzamento della soglia ISEE per l’Adi, riteniamo che questa misura non sia un vero sostegno alle famiglie, ma piuttosto un modo per spingere chi riesce ancora a risparmiare – o ha ricevuto un’eredità – a investire in titoli di Stato", critica Pazzaglia. "Lo Stato ha bisogno di liquidità, ma la realtà è che sempre meno persone riescono a mettere da parte qualcosa a fine mese. Questa misura non aiuta chi ne ha davvero bisogno".

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