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L’ex Caserma Boldrini riapre alla città

Un bando del Demanio per 300 giorni di iniziative culturali e sociali nel cuore di Bologna

Bologna

Bando per rigenerare gli immobili

Spazio a eventi, esposizioni, concerti, mercatini e convegni: l’ex Caserma Boldrini di via Frassinago a Bologna si prepara a una nuova stagione di apertura temporanea alla cittadinanza.
L’Agenzia del Demanio ha pubblicato un bando per la concessione dell’immobile, che prevede un affidamento di 300 giorni con possibilità di proroga. Le proposte dovranno pervenire entro il 29 aprile.
L’iniziativa, sviluppata in collaborazione con il Comune di Bologna, si inserisce in un più ampio progetto di rigenerazione urbana, volto a restituire alla collettività uno spazio altrimenti inutilizzato. "L’obiettivo – sottolinea il Demanio – è quello di avviare un percorso di valorizzazione, riducendo costi e rischi legati al prolungato inutilizzo della struttura in attesa della sua riqualificazione complessiva".
L’immobile, che si estende per 3.400 metri quadrati, è un edificio di grande valore storico e artistico, noto in passato come “Ex Ospedale San Salvatore”. Situato nel cuore del centro storico di Bologna, è stato dismesso dal ministero della Difesa nel 2022 e consegnato al ministero della Giustizia, e più precisamente al Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria (PRAP), nell’ambito di un’operazione di razionalizzazione logistica.
In attesa dell’affidamento definitivo e dei lavori di riqualificazione, la struttura potrà dunque aprire le proprie porte a una pluralità di attività socio-culturali: eventi pubblici, mostre, concerti, spettacoli, mercatini, convegni e servizi legati alla promozione del territorio.
La selezione del concessionario non si baserà solo sull’affidabilità tecnica ed economica del proponente, ma anche sul valore sociale del progetto e sui benefici economici connessi al recupero temporaneo dell’immobile.
Il bando prevede inoltre che, vista la natura vincolata del bene, sottoposto a tutela storico-artistica, l’offerta economica possa essere presentata liberamente dai partecipanti, senza un canone base prefissato.
Il valore dell’offerta sarà quindi valutato anche in base agli investimenti proposti e alle finalità d’uso.
Un’opportunità, dunque, per rendere viva una parte preziosa della città, mentre si attende di scriverne il futuro definitivo.

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