Disagio giovanile a Bologna: Fratelli d’Italia chiede un confronto urgente tra istituzioni, educatori e territorio
Il consigliere comunale Giancarlo Pizza (FdI) lancia un appello: “Il fenomeno è in crescita, serve una rete compatta per affrontarlo. Il Comune non sta facendo abbastanza.”
Bologna, 16 aprile 2025 – Non si tratta più di segnali isolati: gli episodi di violenza tra adolescenti registrati negli ultimi mesi a Bologna parlano di un fenomeno in espansione, che tocca da vicino scuole, famiglie, educatori, associazioni e istituzioni. Di fronte a questa realtà, Fratelli d’Italia lancia un appello chiaro all’amministrazione comunale: servono azioni urgenti e coordinate per contrastare il disagio giovanile in città. A farsi portavoce di questa richiesta è il consigliere comunale Giancarlo Pizza, che ha depositato una formale richiesta di udienza conoscitiva per affrontare il tema in modo approfondito, alla presenza di tutti i soggetti coinvolti: “Il disagio giovanile è un fenomeno complesso e urgente. Non possiamo affrontarlo con iniziative scollegate o con approcci parziali. Occorre una rete compatta, trasversale, che coinvolga istituzioni, educatori, famiglie e terzo settore.” Pizza punta il dito contro l’attuale gestione del tema da parte dell’amministrazione comunale, giudicata insufficiente e priva di una visione sistemica. Nonostante negli anni passati sia stata istituita una task force per monitorare il disagio giovanile, il consigliere sottolinea che non si è mai davvero tradotta in un progetto condiviso: “Serve molto di più. Serve ascolto, coinvolgimento diretto degli operatori sul campo, e una volontà politica di mettere davvero il tema al centro delle priorità cittadine.” Già nel 2022, FdI aveva presentato un ordine del giorno – poi bocciato dalla maggioranza – per integrare la task force con educatori e figure professionali che operano ogni giorno con i ragazzi, proponendo un approccio più aderente alla realtà. Oggi, quella proposta torna d’attualità in una città che si confronta con segnali crescenti di disagio, marginalità e rabbia giovanile. L’incontro proposto da Pizza dovrebbe vedere la partecipazione di figure chiave dell’amministrazione: Daniele Ara, assessore alla Scuola con delega agli Adolescenti Mattia Santori, consigliere comunale delegato alle Politiche sociali Daniele Ruscigno, consigliere metropolitano con delega a Scuola e Istruzione I componenti della task force sul disagio giovanile I dirigenti comunali dei servizi educativi e sociali
L’obiettivo? Individuare insieme linee di indirizzo concrete e tempestive, con una cabina di regia capace di coordinare progetti e risorse. Ma anche restituire centralità all’educazione, al protagonismo giovanile e a forme di ascolto capaci di cogliere il malessere prima che esploda in forme violente o autodistruttive. “Il disagio dei giovani non è solo una questione educativa – conclude Pizza – è un problema culturale e sociale, che interpella il nostro modello di città. Non possiamo più permetterci di restare fermi.” In attesa di una risposta dall’amministrazione, resta sul tavolo una domanda aperta: Bologna saprà cogliere l’occasione per costruire davvero una rete educativa e sociale all’altezza del proprio passato e del proprio futuro?
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