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Mattei e Olivetti: Quando l’impresa è cultura: il ritorno di un’Italia che guarda lontano

Il 7 maggio a Milano nasce ufficialmente OpenIndustria, un nuovo spazio culturale e strategico per rilanciare la visione industriale italiana nel XXI secolo

E.Mattei A.Olivetti

OprnIndustria a Milano

C’è stata un’Italia che non chiedeva permesso. Un’Italia che non si accontentava del ruolo di comprimaria nello scacchiere economico internazionale, ma osava immaginare un proprio modello di sviluppo, fondato sulla giustizia sociale, l’innovazione tecnologica e l’autonomia strategica.
Adriano Olivetti ed Enrico Mattei ne sono stati i protagonisti più emblematici:
il primo, industriale-filosofo, fondatore di una fabbrica pensata come spazio di cultura e comunità;
il secondo, artefice di un’Italia energeticamente indipendente, capace di trattare alla pari con l’Oriente e l’Occidente in piena Guerra Fredda.
Due uomini diversi, ma uniti da una visione: restituire dignità all’impresa, all’uomo, al territorio.
Oggi, quello spirito torna a vivere. E lo fa nel cuore di Milano, la città simbolo dell’impresa e dell’industria italiana, con la nascita di OpenIndustria, un progetto permanente e multidisciplinare che verrà presentato ufficialmente il 7 maggio 2025, presso l’Aula Consiliare della Regione Lombardia.
Un progetto per chi crede nell’Italia che produce
OpenIndustria non è solo un evento. È un’idea in movimento. Un laboratorio aperto e inclusivo, pensato per imprenditori, studenti, lavoratori, amministratori pubblici e cittadini.
Un luogo fisico e simbolico per riflettere, confrontarsi e agire attorno alle grandi domande che attraversano il nostro tempo:
• Come rilanciare la sovranità industriale in un’economia globalizzata?
• Quale ruolo può giocare l’Italia nel nuovo equilibrio internazionale, soprattutto nei confronti dell’Africa?
• Come affrontare la transizione digitale e quella energetica senza lasciare indietro territori e persone?
• Che cosa significa oggi educare alla cultura d’impresa?
L’incontro del 7 maggio sarà solo l’inizio di un percorso.
Una giornata pubblica, gratuita e aperta su prenotazione, durante la quale si alterneranno tavole rotonde, testimonianze, visioni e strumenti per il futuro.
Saranno presenti esponenti delle istituzioni, studiosi, imprenditori, giovani innovatori e professionisti del settore.
Tra i temi centrali:
• Il Piano Mattei per l’Africa: dalle parole ai progetti concreti, per una nuova cooperazione industriale e culturale.
• Innovazione e industria 5.0: tra automazione, intelligenza artificiale e centralità del capitale umano.
• Formazione e lavoro: perché non esiste vera impresa senza conoscenza condivisa e valori comuni.
• Etica e governance: tornare a pensare l’impresa come responsabilità sociale, non solo economica.
Dall’eredità dei visionari, la spinta al presente
Adriano Olivetti credeva che “la fabbrica non può guardare solo all’indice dei profitti. Deve distribuire ricchezza, cultura, servizi, democrazia”. E costruì macchine da scrivere e calcolatrici in ambienti di lavoro con biblioteche, asili, centri sociali. Mise insieme ingegneri, poeti, sociologi, architetti. Immaginò – e per un tempo breve realizzò – una comunità viva dentro l’impresa.
Enrico Mattei, invece, fu l’uomo che rifiutò i giochi di potere dell’Occidente. Ruppe i cartelli del petrolio, firmò accordi con i Paesi arabi e con l’Unione Sovietica, puntò su ENI per garantire all’Italia autonomia energetica e credibilità internazionale. Visse sotto minaccia e morì in un misterioso incidente aereo nel 1962, portando con sé l’eco di un’Italia libera e scomoda.
Oggi, quella lezione torna utile. Perché viviamo un’epoca in cui l’Italia industriale può – e deve – rimettersi in cammino.
La sfida è tornare a  pensare in grande, investendo su una nuova alleanza tra impresa, istituzioni, scuola e cultura.
OpenIndustria: uno spazio per immaginare il domani
In un’epoca di instabilità geopolitica, rivoluzioni tecnologiche e crescente sfiducia nelle istituzioni, OpenIndustria 
vuole essere un presidio di pensiero e azione.
Non si tratta di rievocare il passato con nostalgia, ma di usarlo come trampolino per generare nuove idee. Perché il cambiamento non parte mai dal nulla: ha radici profonde, memoria viva, e visioni capaci di rischiare.
Il progetto si propone di costruire una rete nazionale e internazionale che unisca imprese etiche, centri di ricerca, scuole, amministrazioni locali e organizzazioni sociali.
Un ecosistema di relazioni capace di generare impatto reale.
Il 7 maggio sarà anche l’occasione per presentare le prime iniziative permanenti:
• Osservatori di ricerca tematici
• Workshop formativi aperti a studenti e lavoratori
• Programmi di mentorship per giovani imprenditori
• Mostre, archivi e produzioni editoriali dedicate all’impresa italiana che ha fatto la storia
Un’Italia che può ancora sorprendere
In un Paese spesso raccontato per le sue fragilità, c’è ancora spazio per il coraggio, la bellezza e l’intelligenza collettiva. 
OpenIndustria nasce per questo: per dare voce a un’Italia che non si arrende, che produce valore, che si interroga, che crede nel lavoro come strumento di crescita comune.
Perché il futuro non si aspetta. Si costruisce. Insieme.
INFO E PARTECIPAZIONE
L’evento del 7 maggio a Milano è aperto al pubblico e gratuito, su prenotazione.
Per iscriversi: 
openindustria.com/eventi
 

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