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Economia
28 Aprile 2025 - 09:19
Casa di tolleranza
Un listino prezzi appeso al muro, in un locale di provincia che ci riporta agli anni 20. Poche righe ordinate, prezzi chiari, un regolamento preciso: così si presentava il lavoro della prostituzione prima della Legge Merlin. Non era il paradiso, ma c’erano regole, controlli, un certo grado di protezione. Oggi, a distanza di decenni, mentre la società evolve e il fenomeno si fa sempre più visibile, torna urgente una domanda antica: come garantire dignità, sicurezza
Un antico mestiere tra regole e ipocrisie nel passato, la prostituzione era gestita attraverso le cosiddette case chiuse. Le lavoratrici erano sottoposte a visite sanitarie periodiche, e i luoghi erano soggetti a una forma di regolamentazione statale. Con l’approvazione della Legge Merlin nel 1958, si decretò la chiusura di questi luoghi e l’abolizione della regolamentazione ufficiale.
Da allora, il mestiere è sopravvissuto in una zona grigia: tollerato, ma privo di reali strumenti di tutela. Chi oggi opera in questo settore si trova spesso a lavorare in condizioni di insicurezza, senza garanzie e senza una piena protezione legale.
La svolta fiscale: il nuovo codice Ateco dal primo aprile 2025 è entrato in vigore il codice Ateco 96.99.92, dedicato ai "servizi di incontro ed eventi simili". Una categoria che comprende escort, agenzie di incontri e organizzatori di eventi legati alla vita sociale, compresi i servizi sessuali.
Grazie a questa innovazione, chi opera nel settore può ora aprire una Partita IVA, emettere fattura e scegliere un regime contributivo con l'INPS e l'Agenzia delle Entrate. L’obiettivo è portare alla luce una fetta di economia sommersa e favorire maggiore equità nei contributi fiscali.
Dubbi e questioni aperte. Non mancano però i dubbi. La dicitura "servizi sessuali" nel nuovo codice Ateco solleva interrogativi su eventuali conflitti con il reato di sfruttamento della prostituzione previsto dalla legge italiana.
Anche la gestione della privacy dei clienti è un tema centrale: occorrerà sviluppare modalità di fatturazione che garantiscano discrezione, come avviene già in altri settori sensibili.
È importante ricordare che l’inserimento nel codice Ateco ha finalità solo statistiche, fiscali e pr
Un confronto necessario: ieri e oggi prima della Legge Merlin, la prostituzione avveniva in ambienti chiusi e controllati. Le lavoratrici avevano accesso a regolari controlli sanitari, e il fenomeno era gestito secondo norme precise. Sebbene non privo di problemi, il sistema garantiva livelli minimi di sicurezza e dignità.
Con l'abolizione delle case chiuse, il fenomeno si è spostato sulle strade, in ambienti privi di ogni forma di tutela.
Oggi, molte persone vivono la prostituzione tra degrado, violenza, assenza di igiene e costante esposizione a sfruttamento e rischi.
Il fenomeno è in crescita e spesso si manifesta senza alcuna possibilità di controllo, peggiorando la qualità della vita di chi è coinvolto e aumentando i rischi per la salute pubblica. Una strada è guardare avanti senza pregiudizi, affrontare il tema della prostituzione richiede coraggio, realismo e
Continuare a ignorare o a stigmatizzare chi lavora in questo settore non serve a proteggere nessuno: serve solo a nascondere una realtà sotto una coltre di ipocrisia. Garantire diritti, sicurezza,
Un Paese maturo non chiude gli occhi davanti a ciò che esiste, ma costruisce regole chiare per proteggere tutti, senza distinzione.
Dignità, sicurezza, rispetto: tre parole semplici, ma fondamentali. Tre parole che, applicate anche alla prostituzione, possono cambiare la storia.
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Nell'anno 2023 sono stati percepiti i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell'articolo 5 del medesimo decreto legislativo.