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Economia & Territorio
20 Agosto 2024 - 07:00
Nel primo trimestre del 2024, l'export dei distretti tradizionali dell'Emilia-Romagna ha raggiunto la cifra significativa di 5,4 miliardi di euro. Tuttavia, questo risultato rappresenta una contrazione dell'1,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Un dato che, sebbene in linea con la media nazionale (-1,1%), mette in luce le sfide e le opportunità, o in altri termini le luci e le ombre che caratterizzano il panorama economico regionale. E' questa l'analisi che emerge dallo studio del settore Research di Intesa Sanpaolo.
Il settore agroalimentare si conferma come uno dei pilastri dell'export emiliano-romagnolo, con performance che superano le aspettative. Le esportazioni agroalimentari hanno infatti superato quota 1,2 miliardi di euro. Tra i protagonisti di questo successo, il distretto dei salumi del modenese ha registrato un incremento dell'8,8%, portando il totale a 233 milioni di euro, con un aumento di 19 milioni rispetto all'anno precedente. Un risultato che testimonia la resilienza e la capacità di innovazione delle imprese locali. Nonostante le difficoltà legate all'alluvione, l'ortofrutta romagnola ha mostrato una lieve flessione dello 0,2%, attestandosi a 204 milioni di euro. Un calo contenuto che dimostra la solidità del settore, capace di affrontare e superare le avversità climatiche. Anche il lattiero-caseario di Reggio Emilia ha registrato una crescita significativa del 12,5%, confermando la qualità e la competitività dei prodotti locali sui mercati internazionali.
MECCANICA: UN QUADRO ETEROGENEO
Il settore della meccanica, altro motore dell'export emiliano-romagnolo, presenta un quadro più eterogeneo. Le realtà distrettuali specializzate in questo ambito mostrano andamenti diversificati, con alcune aree che registrano performance positive e altre che affrontano maggiori difficoltà. Impossibile non inserire fra le ragioni le difficoltà di parte del settore motoristico, in particolare per la crisi di Maserati che sui mercati esteri ha sempre puntato forte. La capacità di adattamento e l'innovazione tecnologica saranno cruciali per mantenere la competitività in un contesto globale sempre più dinamico e complesso.
Il sistema moda, invece, è stato il più colpito dal peggioramento della domanda internazionale. In particolare, l'abbigliamento di Rimini e le calzature di San Mauro Pascoli hanno registrato significative criticità. La diminuzione della domanda estera ha messo in luce la necessità di ripensare strategie e modelli di business per affrontare le nuove sfide del mercato globale.
LE SFIDE DEL FUTURO
La contrazione dell'export dei distretti tradizionali dell'Emilia-Romagna nel primo trimestre del 2024 rappresenta un campanello d'allarme, ma anche un'opportunità per riflettere sulle strategie future. La diversificazione dei mercati, l'innovazione tecnologica e la sostenibilità saranno elementi chiave per garantire la crescita e la competitività delle imprese locali. Il dipartimento "Research" di Intesa Sanpaolo, che ha rilevato questi dati, sottolinea l'importanza di monitorare costantemente l'andamento dei vari settori e di adottare politiche mirate per sostenere le eccellenze locali. La capacità di adattamento e la resilienza delle imprese emiliano-romagnole saranno determinanti per affrontare le sfide del futuro e cogliere le opportunità offerte dai mercati internazionali.
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