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Automotive
06 Settembre 2024 - 10:00
L'annuncio arriverà a Borse chiuse, forse già oggi. Parliamo del socio cinese per l'ex Bredamenarini, ora di Seri Industrial, che ha già rivelato l'esistenza di un memorandum for understanding con un produttore cinese interessato a rilevare il 25% dell'Industria Italiana Autobus. E, stando alle ultime indiscrezioni, non si tratterebbe di BYD o di China City Industrial Group bensì di Dongfeng, uno dei colossi dell'automotive cinese che già da tempo è in trattative con l'Italia per installarsi come secondo produttore, sfidando Stellantis. Un vero "acchiappatutto" stando alle ultime notizie, che va dalle proprietà ex Fiat alla Motor Valley.
Fatturato di 12 miliardi di yuan all'anno - un miliardo e mezzo in euro -, di totale proprietà dello Stato cinese ma ancora azionista con un residuo 1,6% di Stellantis, la Dongfeng ha già messo nel mirino l'ex stabilimento Maserati, intitolato all'Avvocato Gianni Agnelli, di Grugliasco nel Torinese, dove ha anche fatto visitare ai suoi tecnici l'ex Pininfarina di San Giorgio Canavese, uno stabilimento abbandonato da anni e da dove uscivano capolavori come la Ferrari Testarossa. Il piano è quello di impiantare uno stabilimento da 100mila auto all'anno.
Questo per il fronte automotive, ma Dongfeng produce anche bus e veicoli commerciali ed è proprio per questo ramo - probabilmente tramite un altro suo brand - che entrerebbe in Industria Italiana Autobus (che ricordiamo essere ancora partecipata dallo Stato per la residua quota di Invitalia). Se non oggi, l'annuncio arriverà il 16 settembre, dopo la presentazione del piano industriale al Mimit.
Gli inviati di Dongfeng, da quanto si apprende, hanno già visitato gli impianti di Flumeri, in provincia di Avellino. Dove oggi è atteso l'amministratore delegato di Seri, Vittorio Civitillo, per un incontro con le rappresentanze sindacali. Al momento, nell'impianto viene prodotto una media di tre autobus al mese, mentre l'obiettivo è salire gradualmente a tre al giorno, fino a dieci. Sono previste 180 nuove assunzioni, anche se resta l'incognita del trasferimento di lavoratori da San Donato, dove rimarrebbero la sede centrale e le attività di progettazione e design.
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