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Lavoro
16 Settembre 2024 - 18:10
Nel cuore di una crisi industriale che scuote l’Emilia-Romagna, emergono dettagli inediti sulla cessione di Industria Italiana Autobus (IIA). Secondo quanto rivelato dai sindacati, Invitalia e Leonardo erano a conoscenza sin dall’inizio delle intenzioni di cessare la produzione nello stabilimento di Bologna. Ossia quanto temuto dalla politica e dai sindacati.
Il ruolo di Leonardo e la cessione a Seri Industrial
Leonardo, ex socio forte di Industria Italiana Autobus con una partecipazione al 30% controllata dal Tesoro, ha ceduto la sua quota a Seri Industrial alla fine dello scorso giugno e parimenti ha fatto Invitalia, che rimane nel capitali della ex Bredamenarini con un 2%. L’operazione era sta accolta con preoccupazione a causa dei precedenti di Vittorio Civitillo, nuovo proprietario, a causa di una serie di "precedenti" dell'imprenditore. Tra tutti la chiusura di un'altra azienda acquisita come salvataggio, ma poi abbandonata. Con dipendenti rimasti senza TFR.
Un Piano Industriale Contestato
La preoccupazione maggiore riguardava proprio lo stabilimento di San Donato a Bologna, di cui si temeva la dismissione. Che è puntualmente arrivata: i bus - anche quelli elettrici - verranno prodotti solo nello stabilimento di Flumeri, in provincia di Avellino, mentre a Bologna rimarrà la sede amministrativa. Alle rimostranze dei sindacati, Civitillo ha rivelato che sia il Mimit, sia Leonardo e Invitalia sapevano che l'intenzione era proprio la cessazione delle attività.
Un piano industriale contestato
Ma l’annuncio della cessazione della produzione nella fabbrica di Bologna non è l’unica controversia che ha scosso il settore. La tanto discussa clausola anti-licenziamenti per 36 mesi, pubblicizzata come un salvagente per i lavoratori dal Mimit, sembra avere un’applicazione limitata. Secondo Fiom, Fim e Uilm, questa clausola vieterebbe solo i licenziamenti in contrasto con il piano industriale, lasciando scoperte le situazioni derivanti dalla cessazione della produzione.
Le nuove direzioni di Industria Italiana Autobus
Durante l'incontro con i rappresentanti sindacali, Vittorio Civitillo, nuovo proprietario di IIA, oltre che di cessazioni, ha discusso delle future strategie per l'azienda. La nuova gestione, ha ribadito, è orientata a raggiungere un accordo con un partner cinese per facilitare l'accesso alla componentistica necessaria alla produzione di autobus, che ora avverrà esclusivamente presso il sito di Flumeri. Stessa cosa aveva detto al Tavolo al ministero dell'Industria, senza però rivelare l'identità del socio che interverrebbe con un "peso limitato". Molte voci indicavano un brand di Dongfeng, ma non sono state ancora confermate.
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