"Sono morta di dolore": i funerali di Lorenzo Cubello

Si sono svolti oggi, alle 14, i funerali di Lorenzo Cubello, detto "jolly", l'operaio che il 23 ottobre ha perso la vita nell'esplosione alla Toyota Handling di Bologna. In molti si sono riuniti davanti alla chiesa di San Pietro e Paolo ad Anzola dell'Emilia, per dirgli addio. 

La rivelazione, con voce spezzata: i medici si sono sbagliati, per ben due volte. È un maschietto! «Vorrei dirti grazie, per avermi scelta. Vorrei dirti grazie per l’amore incondizionato che ci hai dato, vorrei dirti grazie per tutti quei sacrifici che alla fine ti hanno portato via. Ma soprattutto vorrei dirti grazie per avermi lasciato la cosa più importante: il nostro bimbo. Sarà il piccolo Lorenzo, proprio come te, che gli hai dato la vita».

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Si terranno oggi i funerali di "jolly", l'operaio che ha perso la vita nell'esplosione

Durante l'omelia don Graziano ha sottolineato come sia doloroso vedere ancora succedere queste cose «per la trascuratezza delle più basilare norme di sicurezza». Come hanno detto il presidente Mattarella e il cardinale e arcivescovo Zuppi, il lavoro non può essere luogo di morte. Ma di vita.

Familiari, amici, colleghi e tantissime persone che si sono strette al loro dolore. 

«Abbiamo perso il nipote! Stanno aspettando una bambina... non ci sono parole», dice la zia di Lorenzo, tra le lacrime, ai microfoni del Tg Regionale.

«Era una persona veramente eccezionale - commenta un collega di lavoro - Lui era sempre sorridente. Abbiamo condiviso tanto...non era solamente un collega, o un amico. Per me era come un figlio, quella che nella vita non ho mai potuto avere».

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A dare un ultimo saluto a Lorenzo, presenti anche l'ad di Toyota MH, Michele Candiani, l’assessore regionale Vincenzo Colla, i sindaci di Anzola e Russi e, in rappresentanza del Comune di Bologna, Anna Lisa Boni. 

Nell'esplosione, oltre a "jolly", come lo chiamavano a lavoro, ha perso la vita anche Fabio Tosi, 34 anni, il cui funerale è stato celebrato due giorni fa a Castenaso. Alla cerimonia, accanto ai familiari, erano presenti anche il papà e la sorella di Lorenzo.  

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