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Bimbo precipita dal quarto piano. Il professore: «Non respirava più»

Francesco Di Lucca ha messo in pratica le tecniche di rianimazione apprese durante un corso, e successivamente il bambino ha cominciato a tossire

Bimbo precipita dal quarto piano. Il professore: «Non respirava più»

Bimbo precipita dal quarto piano. Il professore: «Non respirava più»

Il professor Francesco Di Lucca, insegnante di storia dell’arte presso il liceo artistico Arcangeli, non si considera un eroe, ma è stato fondamentale nel salvare la vita di un bambino di 18 mesi che era caduto dal quarto piano di un palazzo in via Agucchi. Grazie alla formazione ricevuta in un corso di primo soccorso, è riuscito a intervenire tempestivamente, e ora il piccolo è in coma farmacologico presso la Terapia Intensiva dell’ospedale Maggiore, ma fuori pericolo. La speranza è che possa riprendersi completamente dalla caduta.

Di Lucca racconta che l’incidente è avvenuto mentre stava cercando le chiavi della sua auto. Ha notato un oggetto che sembrava un fagotto cadere e ha sentito un tonfo sordo. Solo dopo ha realizzato che si trattava di un bambino. La madre del piccolo, incinta di sei mesi, era alla finestra e parlava con un vicino quando si è sentita male e il bambino le è scivolato dalle braccia.

Un uomo presente sul posto ha preso in braccio il bambino e stava per scuoterlo quando Di Lucca, seguendo il suo istinto, gli ha chiesto di lasciarlo a terra per verificare le condizioni del piccolo. "Non respirava più e non aveva battito cardiaco", ricorda il professore. Con calma, ha applicato le tecniche di rianimazione apprese durante il suo corso di primo soccorso. Dopo alcuni momenti critici, il bambino ha iniziato a tossire e a muovere gli occhi e gli arti.

Nel frattempo, Di Lucca e alcune vicine hanno chiamato il 118 per richiedere assistenza medica e hanno cercato di tenere lontani i familiari del bambino, visibilmente sconvolti. "In videochiamata – spiega Di Lucca – ho continuato a praticare le manovre rianimatorie fino all'arrivo dei soccorsi". Per lui, non si tratta di un gesto eroico ma di una responsabilità: "Tutti gli adulti dovrebbero frequentare corsi di primo soccorso; chiunque potrebbe trovarsi in situazioni simili".

Le testimoni dell'incidente, Rita Villa e Marika Choffraallah, hanno descritto il momento della caduta come drammatico. Hanno sentito un rumore assordante e si sono precipitate in cortile per vedere cosa fosse successo. Hanno trovato la famiglia del bambino in preda al dolore: la madre, il nonno e la zia erano sconvolti mentre Di Lucca prestava soccorso al piccolo.

La comunità attende con ansia notizie positive sulla salute del bambino, mentre Di Lucca esprime la sua disponibilità a incontrare i genitori una volta che il piccolo sarà dimesso dall'ospedale.

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