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LA POLEMICA

Salvini sfida i sindacati: “Pronto a intervenire contro gli scioperi, 15 già proclamati a dicembre”

Landini risponde: “Ribelliamoci contro le ingiustizie”

Salvini sfida i sindacati: “Pronto a intervenire contro gli scioperi, 15 già proclamati a dicembre”

Matteo Salvini

La tensione tra il governo e i sindacati si alza. Dopo lo sciopero generale che ha paralizzato il settore dei trasporti, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini non ha esitato a lanciare una sfida alle organizzazioni sindacali. A margine della giornata di mobilitazione, Salvini ha rivendicato la decisione di firmare la precettazione, che ha garantito la continuità dei trasporti pubblici, e ha provocato i sindacati con toni decisi: “Sono soddisfatto di aver tutelato il diritto alla mobilità per milioni di italiani, ma il mio impegno non cambia. A dicembre sono già stati proclamati 15 scioperi, di cui uno generale il 13. Sono pronto a intervenire ancora, per il bene dei cittadini”. Con queste parole, Salvini ribadisce la sua intenzione di fermare qualsiasi nuova agitazione che, a suo parere, danneggerebbe l’Italia, proprio in prossimità delle festività natalizie.

La precettazione del 29 novembre, che ha ridotto lo sciopero dei trasporti a sole 4 ore, è stata una mossa che ha suscitato forti polemiche. Le linee di bus e metro sono rimaste chiuse dalle 9 alle 13, in una delle fasce orarie più critiche per i pendolari. L’intervento ha scatenato l'ira dei leader sindacali. Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, non ha esitato a parlare di “svolta autoritaria” da parte del governo, accusando l’esecutivo di limitare i diritti dei lavoratori. “Più di 500mila persone sono scese in piazza in tutta Italia per protestare contro questa situazione. È una risposta chiara contro l’autoritarismo del governo”, ha dichiarato Landini, aggiungendo che la sua organizzazione intende “rivoltare come un guanto” il Paese, per combattere le ingiustizie che affliggono milioni di italiani.

La critica di Landini si è concentrata sull’atteggiamento del governo, accusato di aver intrapreso una politica di repressione delle libertà sindacali. “Ribellarsi alle ingiustizie significa mettersi insieme per cambiare la situazione. Non possiamo più voltare lo sguardo dall’altra parte”, ha continuato il leader sindacale, che ha invitato i lavoratori a unire le forze per unire la lotta contro le politiche governative.

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