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Bilancio dell'anno

Incidenti stradali nel Bolognese: diminuiscono i frontali mortali ma aumentano le vittime tra i motociclisti

Tra progressi e sfide nella protezione e sicurezza viaria

Incidenti stradali nel Bolognese:  diminuiscono gli incidenti mortali ma aumentano le vittime tra i motociclisti

L'Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale della Regione ha reso pubblico nei primi giorni dell'anno nuovo il bilancio sulla sicurezza stradale nel bolognese nel 2024 e i dati sembrano altalenanti.

Da un lato, il numero di incidenti mortali è sceso a 40, rispetto ai 62 del 2023, registrando un calo del 35%. Tuttavia, nonostante questo dato positivo, il numero di motociclisti deceduti è aumentato, passando da 11 a 15. Ma non solo.

Le statistiche rivelano che la fascia d'età più colpita dagli incidenti mortali è quella tra i 30 e i 59 anni, rappresentando il 50% delle vittime. Seguono poi le persone dai 60 anni in su, con il 35% del totale. Tra le 40 vittime, 18 erano automobilisti, 15 motociclisti, 3 ciclisti (di cui uno su monopattino), 2 pedoni e 2 alla guida di mezzi pesanti. Un dato significativo è la predominanza maschile tra le vittime, con l'85% dei casi.



Mauro Sorbi, presidente dell'Osservatorio per l'Educazione alla Sicurezza Stradale della Regione, sottolinea come i cantieri abbiano contribuito a ridurre gli incidenti in città, rallentando il traffico. Tuttavia, questo ha anche aumentato il nervosismo tra gli automobilisti, un fenomeno già in fase di studio dagli psicologi. Sorbi evidenzia come la pandemia e la crisi economica abbiano esacerbato l'aggressività al volante, portando a sorpassi azzardati e incidenti frontali.

Nonostante la diminuzione delle morti, il numero di feriti non è calato in modo significativo: i microincidenti e i tamponamenti restano frequenti, segnalando che c'è ancora molto da fare per migliorare la sicurezza stradale. Il presidente dell'Osservatorio sottolinea l'importanza di affrontare le problematiche legate alla manutenzione e all'illuminazione delle strade, in particolare nei tratti meno illuminati come la Bazzanese.

Un altro punto critico è la carenza di controlli stradali: Sorbi afferma che la mancanza di controlli adeguati porta gli automobilisti a comportamenti rischiosi, come l'eccesso di velocità e l'uso del cellulare alla guida. L'introduzione dell'obbligo del casco per i monopattini è un passo avanti, ma servono più risorse per garantire un controllo efficace su tutte le strade.

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