Scontri a Bologna: il padre di Ramy lancia un appello alla pace: "Non fate casino con la polizia"

Yehia Elgaml, il padre di Ramy, il 19enne morto in seguito a un inseguimento da parte dei carabinieri lo scorso novembre a Milano, ha lanciato un appello pubblico dopo i disordini che hanno accompagnato i cortei a Roma, Bologna e Torino. Con un messaggio fermo e pacato, ha chiesto ai manifestanti di condurre le proteste con serenità e senza violenza. "Quando vedete qualcuno manifestare per mio figlio, ricordate di inviare loro un messaggio di pace: camminate e basta, senza scontri", ha dichiarato, esprimendo preoccupazione per gli episodi di violenza che hanno scosso le città italiane.

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Nonostante le tensioni e i conflitti che hanno segnato le manifestazioni, il padre di Ramy ha ribadito la sua fiducia nelle istituzioni italiane, elogiando il lavoro delle forze dell'ordine e l'impegno della giustizia. "Ho fiducia nel presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e nella sicurezza che offre il nostro paese. Viviamo sotto la sua protezione e apprezzo l'ordine che i carabinieri mantengono", ha aggiunto, distinguendo tra chi agisce correttamente e chi sbaglia nel compito di proteggere i cittadini.

Riguardo le manifestazioni, Elgaml ha anche sottolineato che a Milano le proteste sono state pacifiche e ha ringraziato il sindaco Giuseppe Sala e il presidente della Lombardia Attilio Fontana per il loro sostegno, aggiungendo che è fiducioso che la giustizia farà il suo corso. Con un tono fermo ma rispettoso, ha invitato a non alimentare ulteriori conflitti con le forze dell'ordine: "Non fate casini contro la polizia, loro sono là per garantire la sicurezza di tutti". La sua dichiarazione ha cercato di riportare un clima di calma in un momento particolarmente delicato per la famiglia e per il paese.

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