Rimini: aggredito brutalmente, gli strappano la catenina d'oro

Con la scusa di chiedere un'informazione, aggrediscono e rapinano brutalmente un anziano nel giardino della sua casa, nella zona di via Lagomaggio, a Rimini. A seguito di quanto accaduto, un cittadino peruviano di 40 anni è stato posto in stato di fermo preventivo dalla polizia di Rimini. L'uomo è accusato di concorso in rapina impropria aggravata.

Tutto è accaduto nella serata del 29 agosto, una come tante altre per l'88enne, che si trovava nel giardino della sua abitazione. Due uomini, con la scusa di chiedere un'informazione stradale, si sono avvicinati all'anziano. Approfittando della sua buona fede, lo hanno aggredito con una violenza inaudita, strappandogli i monili dal collo e facendolo rovinare al suolo. La scena si è svolta sotto gli occhi impotenti della badante, che non ha potuto fare altro che assistere all'atroce aggressione. L'anziano ha riportato numerose lacerazioni al corpo e la frattura del setto nasale, con una prognosi di 15 giorni. Gli aggressori, agendo con spregiudicatezza, sono riusciti a dileguarsi rapidamente, facendo perdere le loro tracce.

Il personale della squadra mobile di Rimini è intervenuto, avviando una ricerca serrata dei responsabili. Nonostante l'assenza di sistemi di videosorveglianza nelle vicinanze del luogo della rapina, gli investigatori hanno concentrato la loro attenzione su alcuni uomini di origine peruviana, uno dei quali già noto alle forze di polizia. Il 3 settembre, nelle prime ore del pomeriggio, uno dei sospettati è stato rintracciato mentre cercava ospitalità da una connazionale. Durante il controllo, l'uomo ha tentato di disfarsi di un involucro contenente una catenina in oro giallo e due fedi nuziali, oggetti riconducibili alla rapina perpetrata ai danni dell'anziano.

Dopo l'avvenuto riconoscimento dell'uomo da parte della vittima e della badante, il 40enne peruviano è stato sottoposto a fermo d'indiziato di delitto e condotto presso la casa circondariale, a disposizione dell'autorità giudiziaria per il successivo procedimento di convalida. I preziosi recuperati sono stati riconsegnati all'anziano, che è così rientrato in possesso dei suoi beni dall'elevato valore affettivo. Le fedi nuziali, infatti, recavano incisa la data del matrimonio e una di esse apparteneva alla moglie deceduta lo scorso anno.