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I borghi attorno a Bologna: ecco quali non perdersi

Piccoli gioielli e mete ideali per una gita fuoriporta

I borghi attorno a Bologna: ecco quali non perdersi

I borghi attorno a Bologna: ecco quali non perdersi

Nei pressi di Bologna si trovano numerosi borghi medievali, caratterizzati da un fascino senza eguali. Questi luoghi rappresentano la destinazione ideale per una fuga dalla città, offrendo l'opportunità di immergersi in epoche passate e di esplorare scenografici paesaggi naturali, incastonati tra colline e pianure.

  • Brisighella e i suoi tre guardiani

Avvicinandosi al borgo medievale di Brisighella, si avrà l'impressione di essere trasportati indietro nel tempo, notando immediatamente i tre imponenti pinnacoli rocciosi, conosciuti come i tre colli, che dominano la piccola cittadina. Ciascuno di essi è sorvegliato da un suo "guardiano": la rocca Manfrediana, il santuario del Monticino e la torre dell'Orologio. Nel cuore del borgo, piazza Marconi cattura subito l'attenzione per le piccole abitazioni che la circondano con i loro vivaci colori pastello. Queste case celano un segreto: affacciandosi dalle finestrelle ad arco che danno sulla piazza, è possibile scoprire al loro interno la storica strada coperta e sopraelevata nota come via degli Asini. Questa stretta via fu costruita nel XIV secolo con scopi difensivi e, successivamente, inglobata nelle abitazioni circostanti, venendo utilizzata principalmente dai birocciai e dai loro asinelli per il trasporto del gesso proveniente dalle cave situate sopra il paese.

  • Dozza e la sua galleria d'arte a cielo aperto 

Viaggiando tra le pittoresche colline dell'Appennino tosco-romagnolo, ci si imbatte nel piccolo comune di Dozza, un suggestivo borgo medievale situato proprio sul crinale di un colle. Questo incantevole villaggio conta appena un migliaio di abitanti, senza tenere in considerazione i personaggi dipinti sulle mura del paese, che donano vitalità e colore alle sue strade. Dozza è infatti una vera e propria galleria d'arte a cielo aperto: oltre cento opere d'arte, realizzate su case e botteghe, accompagnano i visitatori lungo i viottoli di questo affascinante gioiello. Tutto ha avuto inizio con la Biennale del Muro Dipinto, una manifestazione che, grazie alla partecipazione di numerosi artisti contemporanei, a partire dagli anni '60 ha trasformato le abitazioni del borgo in autentiche opere d'arte.

  • La Scola e il suo cipresso

L'incantevole borgo medievale di Scola, uno dei meglio conservati dell'Appennino Bolognese, risale al XIV secolo. Visitandolo, si rimane immediatamente trasportati in un'altra epoca, con la sensazione di essere capitati per caso in un luogo segreto. Questo borgo fortificato è nato come quartiere militare e come baluardo di resistenza e difesa per il centro monastico di Montovolo, rilevante sia dal punto di vista economico e commerciale, sia per il suo valore religioso. Nell'area di Montovolo, situata nelle vicinanze del confine con i Longobardi, si svolsero le leggendarie lotte tra i guerrieri Franchi, e gli invasori Longobardi. Di conseguenza, il borgo fortificato aveva un ruolo strategico e la sua funzione militare ne giustifica il nome e la struttura urbanistica. Si consiglia di perdersi tra le viuzze del borgo e di andare alla scoperta dei vari simboli lasciati da costruttori e artisti sulle mura delle abitazioni. Imperdibile è il maestoso cipresso della Scola che, con la sua altezza di 25 metri e un'età stimata di oltre 700 anni, rappresenta un autentico monumento naturale.

  • Il piccolissimo borgo di San Pietro

Il minuscolo borgo di San Pietro si trova ai confini del bellissimo Parco Regionale dei Gessi bolognesi. San Pietro, come gli altri borghi di epoca medievale della zona, nasce anch’esso con funzioni strategiche e difensive. Qui sorgeva un castello, uno degli anelli nella catena di fortilizi che furono eretti in epoca medioevale a difesa della via Emilia. Di quell'epoca resta ancora la bella torre, recentemente restaurata, che faceva parte delle mura del castello.  
All'interno delle mura esistevano due chiese: la chiesa di San Lorenzo e la chiesa di San Pietro. Solo quest'ultima esiste ancora. Ultimi testimoni del borgo antico restano le due fontane, dette "Fontane Delle Armi".

  • Selva Malvezzi: un piccolo mondo a sé 

Il borgo quattrocentesco di Selva Malvezzi, un autentico complesso feudale, prende il nome dalla rinomata e influente famiglia nobiliare bolognese che vi risiedeva. Sebbene rimaneggiato nel XVII secolo, il borgo ha preservato intatta la sua struttura originaria. Al centro della località si ergono il sontuoso palazzo padronale del Seicento e il palazzo del Governatore, la cui facciata è impreziosita da un orologio e una campana decorativa. Purtroppo, la roccaforte medievale, conosciuta come "il palazzaccio", è parzialmente diroccata. Nonostante ciò, questo borgo rimane un affascinante e pittoresco angolo incastonato nella rigogliosa pianura bolognese.

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