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Emilia-Romagna: successo nella lotta contro il cancro. Sopravvivenza oltre la media nazionale

La regione estende lo screening gratuito per il cancro del colon-retto alla fascia d’età 70-74 anni dal 2025

Emilia-Romagna: successo nella lotta contro il cancro. Sopravvivenza oltre la media nazionale

Emilia-Romagna: successo nella lotta contro il cancro. Sopravvivenza oltre la media nazionale

In Emilia-Romagna, la lotta contro il cancro sta ottenendo risultati straordinari. Ma quali sono i fattori che contribuiscono a questo successo? Secondo i dati del Registro regionale tumori, la sopravvivenza a cinque anni per i malati oncologici è superiore rispetto alla media nazionale: il 65% degli uomini e il 69% delle donne sopravvive, contro rispettivamente il 54% e il 63% a livello nazionale. Questi dati, relativi al quinquennio 2016-2020, sono stati presentati in una conferenza stampa a Bologna, a poco più di un anno dalla messa online del portale nel luglio 2023.

«Prevenzione e corretti stili di vita sono le chiavi per la lotta contro il cancro» ha dichiarato Raffaele Donini, assessore alle politiche per la salute. «Grazie all’attività di ricerca, a diagnosi sempre più precoci, a strumentazioni e terapie innovative e ai professionisti d’eccellenza del nostro servizio sanitario regionale, abbiamo raggiunto risultati molto confortanti, di cui siamo orgogliosi». 

In Emilia-Romagna, i tassi totali d’incidenza e mortalità da cancro sono in riduzione da oltre vent’anni, sia fra gli uomini che fra le donne. La sopravvivenza per tutti i tumori maligni, compresi quelli più aggressivi, è in aumento grazie ai progressi nella diagnosi e nella terapia. Le campagne di promozione della salute hanno avuto un impatto positivo anche rispetto al dato nazionale. Gli screening gratuiti offerti dal servizio sanitario regionale hanno contribuito all’aumento della sopravvivenza per tumori come quelli al colon-retto, al collo dell’utero e alla mammella, grazie alla diagnosi precoce della malattia.



Nel periodo 2016-2020, i tumori più diffusi tra gli uomini in Emilia-Romagna sono stati quelli alla prostata (20% di incidenza), al polmone (13,5%) e al colon-retto (11%). Tra le donne, i tumori più comuni sono stati quelli alla mammella (30,9%), al colon-retto (11%) e al polmone (8,6%). La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è molto alta per alcuni tipi di tumore: negli uomini, il 98% per il tumore al testicolo, il 96% per quello alla tiroide e il 95% per il melanoma cutaneo. Nelle donne, il 98% per il tumore alla tiroide, il 95% per il melanoma cutaneo e il 92% per il tumore alla mammella.

Dal 2025, la Regione Emilia-Romagna estenderà lo screening del tumore del colon-retto alla fascia di età 70-74 anni. Questa decisione è in linea con le raccomandazioni del Consiglio dell’Unione Europea e del Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025, che indicano come popolazione target la fascia 50-74 anni. L’introduzione del programma di screening del colon-retto ha già dimostrato un ruolo centrale nel contrastare questa patologia, con un calo significativo di incidenza e mortalità tra gli aderenti.

Si partirà con i nati nel 1955, proseguendo con l’invito per i nati nel 1951. Nel 2026 si aggiungeranno altre due coorti da invitare: quella del 1956 e del 1952, proseguendo fino al 2028, quando tutti i 70-74enni saranno inclusi nella chiamata di screening. Chiunque sia nella fascia di età tra i 50 e 69 anni, residente o domiciliato in Emilia-Romagna, può contattare il centro screening della propria Azienda Usl per effettuare il test del sangue occulto nelle feci, offerto gratuitamente ogni due anni

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