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ECONOMIA
01 Marzo 2025 - 08:05
Immagine di repertorio
L'Italia si distingue ancora una volta tra le nazioni europee più esposte al fenomeno della contraffazione delle banconote. Secondo il Rapporto 2024 della Banca d'Italia, nel nostro territorio sono stati ritirati 121.111 esemplari contraffatti, rappresentando il 21,9% del totale a livello europeo, pari a 554.000 pezzi. Tale dato segna un incremento del 15,7% rispetto all'anno precedente e un impressionante aumento del 96,5% rispetto al 2022. Si tratta di un fenomeno allarmante che merita attenzione, nonostante la Banca Centrale Europea (BCE) assicuri che il denaro contante continua a mantenere un elevato grado di sicurezza, grazie a controlli sempre più sofisticati.
La maggioranza delle banconote false ritirate dal mercato italiano comprende tagli da 20 e 50 euro, che costituiscono l'87% del totale sequestrato. Nello specifico, sono stati scoperti 56.083 esemplari da 20 euro e 49.190 da 50 euro, per un valore complessivo che supera i 3,5 milioni di euro. Questo dato sottolinea come i tagli di medio valore siano particolarmente bersagliati dai falsari, in quanto sono ampiamente diffusi e possono circolare con facilità senza destare sospetti immediati. Per difendersi dalla contraffazione, la BCE raccomanda di seguire tre semplici operazioni: toccare, osservare e muovere. Al tatto, una banconota autentica rivela la peculiare consistenza della carta e i rilievi della stampa, segnali distintivi dell'originalità.
Osservando la banconota in controluce, si possono verificare la presenza della filigrana e del filo di sicurezza, elementi cruciali per confermarne l'autenticità. Infine, muovendo la banconota, si possono notare gli effetti ottici della striscia argentata e del numero verde smeraldo, che cambia colore a seconda dell'inclinazione, offrendo un'ulteriore garanzia di sicurezza.
Qualora si dubitasse dell'autenticità di una banconota, è imperativo astenersi dall'introdurla nuovamente nel circuito, poiché si incorrerebbe nel rischio di compiere un illecito. La Banca d'Italia invita a sottoporre la banconota all'esame presso istituti bancari, uffici postali o direttamente nelle filiali della Banca stessa. Ogni banconota sospetta è oggetto di analisi da parte del Centro Nazionale di Analisi delle Falsificazioni a Roma.
Nel caso in cui il biglietto risulti autentico, il cittadino riceve il rimborso; tuttavia, se la banconota è contraffatta, non è prevista alcuna compensazione. Parallelamente ai metodi abituali, il Ministero dell'Interno offre un servizio online per il controllo delle banconote dubbie. Sul sito ufficiale, attraverso l'inserimento del numero di serie di una banconota, si può verificare se questa sia stata già segnalata come falsa. Tale strumento fornisce un ulteriore livello di protezione, consentendo ai cittadini di difendersi in maniera tempestiva ed efficiente. Benché vi sia un incremento nei sequestri, la situazione rimane sotto controllo.
Nel 2024, si registrano 18 banconote contraffatte ogni milione di biglietti autentici in circolazione, un dato decisamente più basso rispetto al picco del 2009, quando si contavano 64 falsi per milione. La BCE e la Banca d'Italia proseguono nel rafforzamento delle misure di sicurezza, garantendo la tutela del denaro contante. Tuttavia, uno sguardo vigile e l’impiego degli strumenti di verifica possono fare la differenza: individuare una banconota falsa significa proteggere se stessi e il valore del denaro circolante.
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