Una vicenda drammatica si è conclusa con un'ulteriore amara sorpresa per una sessantatreenne di Bologna, la quale, dopo essere entrata in coma a causa del consumo di salmone contaminato, è uscita dall'ospedale in sedia a rotelle con un'invalidità inizialmente stimata al 100%, ma senza ottenere alcun risarcimento.
L'Azienda Unità Sanitaria Locale (Ausl) di Bologna ha certificato che il pesce era infettato da elevate concentrazioni di Listeria monocytogenes, un batterio estremamente pericoloso, e l'azienda importatrice è finita sotto inchiesta. Le analisi ordinate dalla procura hanno rivelato una concentrazione di 3 milioni di unità di batterio per grammo, spingendo il pubblico ministero Gabriella Tavano a richiedere il rinvio a giudizio del legale rappresentante dell'azienda, con sede ad Ancona, con l'accusa di lesioni colpose gravi e commercio di alimenti nocivi.
I fatti risalgono a due anni fa quando la donna acquistò quattro confezioni di salmone affumicato sottovuoto in un supermercato di Bologna. Dopo averlo consumato in un'insalata, il giorno successivo iniziò a manifestare sintomi inspiegabili, che la condussero a uno stato di malessere progressivo. Fu ricoverata d'urgenza presso il reparto di terapia intensiva del Policlinico Sant'Orsola dove rimase per venti giorni, affetta da meningite, polmonite bilaterale, crisi epilettiche, trombosi e problemi cardiaci, fino a cadere in coma. La ripresa è stata lenta e accompagnata da difficoltà permanenti, come ha raccontato il Resto del Carlino: "Non posso correre, faccio fatica a camminare e respirare. Spesso non ricordo le parole e non riesco a salire gradini troppo alti. Per arrivare alla fermata dell'autobus devo partire molto prima. La mia vita è stata stravolta e continua a esserlo".
Nonostante la gravità della situazione, l'invalidità della donna è stata successivamente ridotta al 35%, e l'assicurazione dell'azienda importatrice ha rifiutato di indennizzarla. "È vergognoso. Dovrebbero risarcirmi adeguatamente, anche per tutte le spese che ho sostenuto, tra medicine e fisioterapia.Poteva capitare a ciascuno di noi. Ed è un’intossicazione che può essere mortale. Io stessa da allora ho smesso di mangiare salmone”, ha commentato la vittima.