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SOCIAL & LEGGE
16 Marzo 2025 - 06:30
Immagine di repertorio
La Corte di Cassazione ha stabilito una regola importante: accedere alle chat private di WhatsApp di un partner senza il suo permesso è un reato, anche se si conosce il codice di sblocco del telefono. Questo è stato deciso con la sentenza n. 3025 del 27 gennaio, in cui un uomo è stato condannato per aver usato conversazioni private della sua ex moglie in una causa legale senza il suo consenso. I giudici hanno chiarito che sapere il PIN o la password del cellulare non dà il diritto di entrare nelle chat, se non c'è un permesso chiaro da parte del proprietario del dispositivo. La decisione si basa sul fatto che uno smartphone è considerato un sistema informatico protetto, e accedervi senza autorizzazione viola la privacy e può essere perseguito dalla legge.
Un uomo aveva cercato di giustificare il suo comportamento dicendo che aveva guardato i messaggi sul telefono del partner per motivi legati alla salute del loro figlio e che il telefono era stato lasciato incustodito con la schermata dei messaggi aperta. Tuttavia, la Cassazione non ha accettato queste scuse, sottolineando che la privacy digitale è protetta rigorosamente e non possono esserci eccezioni non giustificate.
Questa decisione si inserisce in un contesto legale sempre più attento alla protezione dei dati personali. In passato, la Corte aveva già stabilito che prendere il telefono del partner senza il suo consenso potrebbe configurare il reato di rapina. Con questa nuova sentenza, viene ulteriormente sottolineato quanto sia importante proteggere la privacy personale nell'era digitale: chi accede a un dispositivo che non è il proprio senza autorizzazione, anche se conosce le credenziali di accesso, sta infrangendo la legge.
Oggi, messaggi su WhatsApp, email e SMS hanno lo stesso valore legale delle lettere tradizionali. Questi messaggi sono considerati "informazioni private" e non possono essere letti senza il permesso della persona interessata. La Corte di Cassazione ha chiarito che chi accede a questi dati senza autorizzazione sta violando la legge. L'unico modo legale per ottenere informazioni private per un processo è seguire le procedure del tribunale. In una società sempre più connessa, rispettare la privacy è considerato un "diritto fondamentale". Questo principio vale anche tra ex partner: accedere ai loro dispositivi senza permesso non è solo scorretto, ma è un vero e proprio reato.
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