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"Si rifiutava di servirci": accoltellato il titolare di un kebab. La versione degli aggressori

Convalidato l'arresto per la transessuale peruviana 36enne e l'amico 23enne

"Si rifiutava di servirci": accoltellato il titolare di un kebab. La versione degli aggressori

Sirene della polizia

Prosegue la vicenda dopo l'accoltellamento a un titolare di kebab che, sabato scorso, ha scosso Marebello (Rimini), in viale Regina Margherita.   

Un evento così grave che per il gip del Tribunale di Rimini non ci sarebbero ragioni di mitigare la custodia cautelare. È stato dunque convalidato l'arresto e disposto il carcere per gli autori, una transessuale peruviana di 36 anni e l'amico italiano di 23, del ferimento e della rapina. I due, infatti, dopo aver colpito il titolare del locale, sono fuggiti con i 119 euro trovati all'interno della cassa.



Gli accusati, difesi rispettivamente dagli avvocati Sonia Giulianelli, Gisella Caltavuturo (la 36enne) e FedericaRossi (il 23enne), hanno fornito una versione dei fatti che differisce da quella ufficiale.

Secondo loro, tutto sarebbe iniziato con il rifiuto del titolare del kebab, un pakistano di 28 anni, di servirli. Da qui sarebbe scaturito un violento litigio, durante il quale la 36enne avrebbe dichiarato di essere stata colpita per prima alla testa. Il giovane italiano sarebbe intervenuto in suo aiuto, e nel caos che ne è seguito, un coltello avrebbe ferito gravemente il titolare al petto.


Dopo l'accoltellamento, i due si sono dati alla fuga. Tuttavia, la loro corsa è stata breve. Gli agenti della questura, giunti rapidamente sul posto, hanno ricostruito l'accaduto e si sono messi sulle tracce dei fuggitivi. Entrambi sono stati individuati poco lontano, in via Tommaso Campanella. Alla vista dei lampeggianti, i due si sono separati, ma la loro fuga è stata vana.

Il 23enne, nella concitazione, ha abbandonato la cassa con il denaro e ha perso la chiave dell'hotel dove alloggiava, fornendo così un indizio prezioso agli investigatori. La 36enne, intercettata mentre tentava di fuggire in bicicletta, ha opposto resistenza, reagendo con calci e pugni anche dopo essere stata ammanettata.

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