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Imprenditore 60enne di Santarcangelo sotto accusa: violenze e atti persecutori sui dipendenti al centro dell'inchiesta

Le indagini coordinate dal sostituto rocuratore Davide Ercolani

Michelle Anoush Forno

Email:

specialunit@torinocronaca.it

07 Gennaio 2025 - 12:20

Imprenditore 60enne di Santarcangelo sotto accusa: violenze e atti persecutori sui dipendenti al centro dell'inchiesta

A Santarcangelo, un imprenditore alberghiero di 60 anni è finito al centro di un'inchiesta condotta dai carabinieri della città clementina, coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani. Le accuse sono pesanti: atti persecutori, danneggiamento, estorsione, percosse, lesioni, offesa, diffamazione e abuso di potere nei confronti di sei dipendenti. Le testimonianze raccolte dai militari dell'Arma dipingono un quadro desolante: le presunte vittime, assistite dall'avvocato Maurizio Ghinelli, hanno descritto un clima di paura e soprusi all'interno dell'azienda, con tanto di minacce di licenziamento costanti e comportamenti inaccettabili. Tra gli episodi più eclatanti, l'imprenditore avrebbe tentato di colpire un dipendente con una mazza di ferro e, non riuscendoci, avrebbe indirizzato contro di lui un getto di acqua gelida da un idrante.   Non si fermano qui le accuse: tra i comportamenti denunciati, vi è anche quello di aver spaccato a colpi di mazza da baseball il motorino di un lavoratore. Un atto di vandalismo che si aggiunge a un altro episodio di presunto razzismo: un dipendente sarebbe stato apostrofato come ladro per il solo fatto di essere straniero. Accuse che, se provate, getterebbero un'ombra pesante sull'imprenditore, difeso dall'avvocato Piero Venturi. A scatenare l'ira del 60enne sarebbero stati dei semplici chiarimenti sullo stipendio. Una richiesta legittima che avrebbe portato l'imprenditore a reazioni spropositate. In un altro caso, l'uomo è stato arrestato per estorsione dopo aver preteso 300 euro da un ex dipendente. L'indagine, ora notificata all'imprenditore, rappresenta un passo importante verso la giustizia. Le parti offese sperano che la verità venga a galla e che si ponga fine alla serie di soprusi fisici e psicologici perpetrati a lungo sul posto di lavoro.

A Santarcangelo, un imprenditore alberghiero di 60 anni è finito al centro di un'inchiesta condotta dai carabinieri della città clementina, coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani. Le accuse sono pesanti: atti persecutori, danneggiamento, estorsione, percosse, lesioni, offesa, diffamazione e abuso di potere nei confronti di sei dipendenti.

Le testimonianze raccolte dai militari dell'Arma dipingono un quadro desolante: le presunte vittime, assistite dall'avvocato Maurizio Ghinelli, hanno descritto un clima di paura e soprusi all'interno dell'azienda, con tanto di minacce di licenziamento costanti e comportamenti inaccettabili. Tra gli episodi più eclatanti, l'imprenditore avrebbe tentato di colpire un dipendente con una mazza di ferro e, non riuscendoci, avrebbe indirizzato contro di lui un getto di acqua gelida da un idrante.

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Non si fermano qui le accuse: tra i comportamenti denunciati, vi è anche quello di aver spaccato a colpi di mazza da baseball il motorino di un lavoratore. Un atto di vandalismo che si aggiunge a un altro episodio di presunto razzismo: un dipendente sarebbe stato apostrofato come "ladro" per il solo fatto di essere straniero. Accuse che, se provate, getterebbero un'ombra pesante sull'imprenditore, difeso dall'avvocato Piero Venturi.

A scatenare l'ira del 60enne sarebbero stati dei semplici chiarimenti sullo stipendio. Una richiesta legittima che avrebbe portato l'imprenditore a reazioni spropositate. In un altro caso, l'uomo è stato arrestato per estorsione dopo aver preteso 300 euro da un ex dipendente.

L'indagine, ora notificata all'imprenditore, rappresenta un passo importante verso la giustizia. Le parti offese sperano che la verità venga a galla e che si ponga fine alla serie di soprusi fisici e psicologici perpetrati a lungo sul posto di lavoro.

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