Evasione dal carcere della Dozza: detenuto albanese fugge durante il trasferimento

Un detenuto albanese di 34 anni è evaso ieri sera, venerdì 28 marzo, dal carcere della Dozza di Bologna. L'uomo, che si trovava in regime di semilibertà, ha approfittato di un trasferimento deciso in seguito a una nuova condanna che gli ha fatto perdere il privilegio. Durante il passaggio dalla sezione di semilibertà alla zona interna del penitenziario, il detenuto ha scavalcato il muro della struttura, riuscendo a far perdere le sue tracce.

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Ad un detenuto è stata spaccata la testa, mentre ad un altro è stata fratturata una mano

Immediatamente dopo l'evasione, la polizia penitenziaria ha diramato foto e generalità del fuggitivo a tutte le forze dell'ordine, avviando così una vasta operazione di ricerca. Le evasioni dal carcere della Dozza non sono frequenti: l'ultimo episodio risale al 2011, quando fu sventato un tentativo di fuga da parte di otto detenuti che avevano scavato il cemento intorno alle inferriate delle loro celle. Tuttavia, più frequenti sono stati i casi di evasione dal carcere minorile del Pratello, situato nel centro di Bologna.

Il regime di semilibertà consente ai detenuti di trascorrere parte della giornata fuori dal carcere per motivi lavorativi, educativi o di reinserimento sociale. Il beneficio, che può essere revocato in caso di nuove condanne, viene concesso dal tribunale della Libertà. Per poter accedere alla semilibertà, un detenuto deve aver scontato almeno metà della pena, se questa è superiore a sei mesi, o può essere concesso sin dall'inizio se la condanna è inferiore a tale durata.

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