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Arrestato per truffa

Un giovane truffatore raggira una 90enne a Vignola ma viene arrestato dopo un rocambolesco inseguimento

L'intervento partito da un sospetto del cassiere della banca

Un giovane truffatore raggira una 90enne a Vignola ma viene arrestato dopo un rocambolesco inseguimento

Martedì 14 gennaio, a Vignola, una 90enne è stata quasi vittima dell'ennesimo tentativo di truffa. Tutto è iniziato con una telefonata che avrebbe messo in allarme chiunque: dall'altro capo del filo, un presunto avvocato informava l'anziana che suo fratello era stato arrestato per aver causato un incidente stradale in cui era coinvolta una donna incinta. La soluzione per evitare la detenzione era consegnare oro e contanti a un "incaricato" che si sarebbe presentato a breve alla sua porta. 

Purtroppo, la 90enne è caduta nella trappola. Ha raccolto i suoi monili, per un valore di circa 4.000 euro, e li ha consegnati al giovane che si è presentato alla sua porta. Ma il truffatore, non soddisfatto, ha insistito che la somma non fosse sufficiente per "liberare" il fratello, convincendo la donna a recarsi in banca per prelevare ulteriori 10.000 euro. In un gesto di apparente cortesia, si è offerto di accompagnarla personalmente.



Tuttavia, il piano del truffatore ha incontrato un ostacolo imprevisto: il cassiere della banca, insospettito dalla richiesta insolita della cliente, ha coinvolto la direttrice dell'istituto. Dopo una breve verifica, è apparso chiaro che si trattava di una truffa. Con il truffatore in attesa fuori dalla banca, la direttrice ha prontamente allertato i carabinieri.
 
I militari, giunti rapidamente sul posto, hanno individuato il malfattore e gli hanno intimato di fermarsi. Tuttavia, il giovane ha scelto di fuggire, dando vita a un inseguimento per le vie di Vignola e fino a Savignano. Tra manovre azzardate e passaggi con il semaforo rosso, l'inseguimento si è concluso senza incidenti, ma con il fermo del truffatore. Durante la fuga, il 26enne si è disfatto di parte dei gioielli, gettandoli dal finestrino, ma i carabinieri sono riusciti a recuperarli.



Il giovane, originario di Cosenza, è stato arrestato con l'accusa di truffa e tentata truffa pluriaggravata e continuata, oltre che di resistenza a pubblico ufficiale. Il giudice per le indagini preliminari, su richiesta della procura, ha convalidato l'arresto, imponendo al 26enne l'obbligo di dimora nel comune di Cariati (CS) con permanenza domiciliare notturna.

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