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Monghidoro, il Cinema Aurora riapre: Morandi torna dove tutto è cominciato, "Solo qui si sente davvero la condivisione"

Il cinema aveva chiuso un decennio fa ma è stato salvato dall'editore Paolo Emilio Persiani

Monghidoro, il Cinema Aurora riapre: Morandi torna dove tutto è cominciato, "Solo qui si sente davvero la condivisione"

Photo Credit: Facebook di Cinema Aurora

Un pezzo di storia che si riaccende. A Monghidoro è tornato a nuova vita lo storico Cinema Aurora, con una cerimonia di inaugurazione che ha avuto il sapore dell’evento speciale. La sala, nata nel Dopoguerra, è rimasta impressa nella memoria collettiva non solo per la sua importanza culturale, ma anche perché lì Gianni Morandi mosse i primi passi: prima dietro il bancone del bar, poi sul palco, con i suoi primi concerti.

Chiuso da oltre dieci anni e dato ormai per spacciato, l’Aurora è stato recuperato grazie all’intervento dell’editore bolognese Paolo Emilio Persiani, che lo ha acquistato all’asta lo scorso marzo, mosso da un affetto profondo per il borgo appenninico. Voglio vendere sogni e popcorn, ha detto sabato 12 aprile, emozionato, dal palco del cinema ristrutturato, tra gli applausi dei cittadini accorsi per l’occasione.

La giornata è stata impreziosita dalla presenza dello stesso Morandi, “l’eterno ragazzo” di Monghidoro, accolto dalla sindaca Barbara Panzacchi, che ha voluto sottolineare l’importanza simbolica della riapertura: “In un momento in cui i cinema chiudono ovunque, noi andiamo in controtendenza. Vogliamo dare un segnale forte per il futuro dell’Appennino”.

Il Cinema Aurora, ora affiliato al circuito Essai, ospiterà sia pellicole di grande distribuzione che film d’autore. Le prime proiezioni già in programma sono Biancaneve e l'acclamato A Real Pain.

Nel corso dell’inaugurazione, Morandi ha ricordato gli anni della sua giovinezza in quel cinema, tra brustolini e caramelle, e ha regalato ai presenti un momento speciale: chitarra alla mano, ha intonato alcuni dei suoi brani più celebri. “Guardare un film in sala è un’altra cosa. Solo qui si sente davvero la condivisione: si ride insieme, si trema insieme”, ha detto, ribadendo quanto la magia del grande schermo meriti di essere salvata.

Una giornata che per Monghidoro ha il sapore del riscatto. Un segnale di speranza per la cultura e per la vita di comunità, che in quella sala ritrovata può tornare a rispecchiarsi.

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