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Arrestato
26 Aprile 2025 - 09:40
Una lite familiare è degenerata in violenza inaudita ieri pomeriggio, venerdì 25 aprile, nella tranquilla periferia di Ferrara, trasformando via Copparo in teatro di un tentato omicidio. Un 56enne, ex promoter finanziario, ha sparato al cugino con un fucile subacqueo, colpendolo all’addome con una fiocina di un metro e mezzo. Poi ha rivolto l’arma anche contro la moglie della vittima, sfiorandole la guancia sinistra con un secondo colpo, prima di fuggire a piedi, forse con l’aiuto di un complice.
Le grida disperate della coppia ferita, che implorava aiuto, hanno richiamato l'attenzione dei vicini. Il primo ad accorrere è stato Paolo Occhi, maestro elementare, che ha trovato l’uomo riverso a terra, trafitto dalla fiocina. La moglie, ferita ma cosciente, è riuscita a contattare i soccorsi. Occhi ha subito prestato aiuto al vicino, cercando di immobilizzare la fiocina per limitare i danni, in attesa dell’arrivo dell’elisoccorso, che ha trasportato il 70enne all'ospedale Maggiore di Bologna in gravi condizioni. La donna è stata medicata sul posto.
Sul luogo sono intervenute numerose pattuglie dei carabinieri. Nella casa dell'aggressore si era barricato il figlio, in evidente stato confusionale: secondo i militari, il giovane pronunciava frasi sconnesse e non riusciva a fornire una spiegazione chiara dell’accaduto. Dopo ore di trattative, grazie all’intervento di una mediatrice, il ragazzo ha infine iniziato a collaborare con le forze dell'ordine.
La caccia all'uomo si è conclusa in serata: intorno alle 21, i carabinieri hanno rintracciato il 56enne in via Navarra, a Malborghetto. L'uomo si è consegnato senza opporre resistenza, continuando a fornire spiegazioni confuse e scollegate tra loro.
Il movente sarebbe riconducibile a dissapori di vecchia data, aggravati dal continuo abbaiare di Logan, il pastore belga di proprietà del vicino. Secondo quanto raccontato da alcuni residenti, l’aggressore non sopportava il cane e più volte, negli ultimi mesi, erano scoppiate liti molto accese, culminate nell'episodio di ieri.
Un anziano del quartiere ha riferito che l'aggressore viveva nella zona da circa sette anni, ma manteneva un atteggiamento molto riservato, limitandosi a un rapido saluto prima di chiudersi in casa. Alcuni abitanti ricordano anche che, per mesi, avevano visto i carabinieri sorvegliare l’abitazione, ipotizzando che l’uomo fosse agli arresti domiciliari.
Nella concitazione successiva al tentato omicidio, molti residenti, in preda all’angoscia, si sono rivolti ai carabinieri chiedendo notizie della vittima. Paolo Occhi ha riferito di averli rassicurati dicendo che, secondo quanto affermato dai medici, l'uomo era ferito all'intestino ma non perdeva sangue, circostanza che lasciava sperare in un esito meno drammatico.
Diversi testimoni hanno ricostruito i momenti immediatamente successivi all’aggressione: alcuni hanno riferito di aver sentito il cane abbaiare insistentemente prima di scorgere un uomo a terra, trafitto dalla fiocina; altri hanno raccontato di essere stati richiamati dalle grida d’aiuto e di essersi precipitati senza esitare per soccorrere la coppia.
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