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Processi hollywoodiani

Caso Lively-Baldoni: spuntano nuove testimoni, accuse sempre più pesanti

Il caso si allarga e promette rivelazioni scioccanti in tribunale

Caso Lively-Baldoni: spuntano nuove testimoni, accuse sempre più pesanti

Il sequel di Amber e Johnny. Potrebbe essere definito così il caso giudiziario tra Blake Lively e Justin Baldoni, che dall'autunno 2024 sta intrattenendo (per tutte le ragioni sbagliate) il mondo del cinema. Il processo tra i due attori, protagonisti del film "It Ends With Us - Siamo Noi a Dire Basta", è in programma per il prossimo 29 marzo, ma con tutti i nuovi dettagli che stanno venendo fuori nella preparazione delle deposizioni, questa battaglia legale sarebbe degna della trama di una serie thriller.

Dopo che il giudice aveva minacciato i legali di rimandare al 2026 il tutto a causa dei rapporti litigiosi che stanno intraprendendo, gli avvocati di Lively hanno lanciato una nuova bomba: l'attrice non è l'unica ad essersi lamentata dei comportamenti molesti di Baldoni sul set. Come riportato da Deadline, pare che ci siano delle testimoni nelle 141 pagine di memoria depositate che riportano le stesse accuse scioccanti contro l'attore.

La nuova denuncia di 48 pagine aumentano non solo il volume delle accuse ma anche il raggio dei responsabili: secondo le testimoni (anonime per proteggerle), non solo Baldoni ma anche il CEO del Wayfarer Studios, Jamey Heath, è responsabile di molestie sessuali, che hanno creato sui set un ambiente di disagio e di tossicità, che hanno portato a minacce mediali, com'è successo a Blake Lively. Ma c'è di più.

Nel banco degli imputati non saliranno solo i due attori più il marito di Lively, Ryan Reynolds, ma anche l'agenzia PR Crisis Street Relations e il suo CEO Jed Wallace, colpevoli di aver orchestrato l'intera campagna diffamatoria online contro l'attrice. I legali promettono che durante il processo emergeranno ulteriori dettagli scioccanti che supererebbero i messaggi rilevati da tutte le parti per "seppellire e distruggere" la reputazione di Lively, Reynolds e della loro famiglia.

Se dovessero decidere di compiere lo stesso gesto del 2022 nel caso Heard-Depp e trasmettere live il processo, il caso Lively-Baldoni potrebbe, in futuro, essere la seconda stagione di una serie tv sui processi hollywoodiani più chiacchierati del 21esimo secolo.

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