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Rubrica Road to the Oscars 2025

Conclave: un confronto tra tradizione e modernità nel cuore della Chiesa

Una breve recensione sul film di Edward Berger

Conclave: un confronto tra tradizione e modernità nel cuore della Chiesa

"Nessuno sano di mente vorrebbe quel trono. Gli uomini pericolosi sono quelli che lo vogliono", dice il personaggio interpretato da Stanley Tucci nel film di Edward Berger "Conclave", il thriller politico-religioso candidato per ben 8 Oscar incluso Miglior Film, Miglior Regista e Miglior Attore Protagonista. 

LA STORIA

"Conclave" segue la storia del cardinale Lawrence (Ralph Fiennes), incaricato di supervisionare l’elezione del nuovo Papa dopo la morte improvvisa del pontefice. Mentre i cardinali si riuniscono in Vaticano per il conclave, emergono segreti, rivalità e intrighi che potrebbero cambiare il destino della Chiesa. Man mano che il voto procede, Lawrence scopre verità scomode che mettono in discussione la legittimità dei candidati e la sua stessa fede.

'NON C'È NULLA DI NASCOSTO CHE NON DEBBA ESSERE MANIFESTATO'

Il film è stato tratto dal romanzo di Robert Harris, adattato per lo schermo da Peter Straughan e diretto dal regista del film che nel 2023 ha vinto 4 Oscar "Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale", Edward Berger.

Il titolo del film è la combinazione di due parole latine 'cum clave', che significa 'a chiave', come per 'chiuso a chiave'. La decisione di Harris di chiamare così il suo romanzo arriva non solo per il significato all'interno della chiesa cattolica (il momento in cui la chiesa 'si chiude' per eleggere il nuovo pontefice) ma anche per il fatto che figurativamente, 'conclave' significa tenere qualcosa di nascosto, prendere decisioni importanti che influenzerebbero sia la persona che prende le decisioni, sia le persone attorno a sé, come nel caso del cardinale Lawrence, il quale è stato incaricato di un compito non affatto semplice cioè, scegliere il futuro capo della chiesa.

Berger è ormai conosciuto per la sua capacità di mostrare, attraverso la camera, la veridicità dell'orrore della realtà. Già in "Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale" non ha risparmiato la tragedia della guerra, di come gli strumenti dati nelle mani di ragazzini diventino la loro distruzione e ora, in "Conclave", non si trattiene dal mostrare la realtà dell'ultimo decennio attraverso gli occhi dei membri della chiesa cattolica, che doveva essere una guida, un esempio da seguire, l'eccezione alla regola, ma che invece mostra tutt'altro che l'esempio lasciato da Cristo, e Berger lo mostra magnificamente

Il conflitto tra tradizione e progresso è palpabile, usando metafore umane prese dalla vita reale come per il personaggio di Tedesco (Sergio Castellito) che ricorda, non tanto casualmente, il presidente statunitense in carica per le opinioni ultra-tradizionaliste e di come la chiesa debba ritornare a com'era di ben metà secolo. Al contrario, il cardinale Bellini, interpretato da Stanley Tucci, è più progressista e aperto al dialogo, rappresentando una visione più moderna e diplomatica all'interno del conclave.

Ralph Fiennes è ormai un veterano del Cinema con la c maiuscola. In "Conclave", ma come ha sempre fatto in tutti i suoi film, offre una performance straordinaria trasmettendo emozioni complesse attraverso sottili sfumature, rendendo il personaggio di Lawrence sia affascinante che inquietante. Una "master class" di recitazione, evidenziando la sua abilità nel portare sullo schermo la tensione e la moralità del suo ruolo, come ha definito la ABC

Un altro elemento degno di nota è la performance di Isabella Rossellini, che, con la sua classe ed esperienza, arricchisce il cast. Sebbene il suo ruolo non sia tra i protagonisti e la sua performance abbia una durata di soli 8 minuti, la sua interpretazione aggiunge una dimensione di profondità e complessità alla trama, rendendo il film ancora più affascinante. Rossellini riesce a infondere nella sua parte un'incredibile intensità, mantenendo un equilibrio perfetto tra discrezione e impatto emotivo.

In sintesi, Edward Berger riesce a unire suspense e riflessione sulle sfide morali e spirituali dei suoi protagonisti. Grazie al cast straordinario, il film non solo cattura l'attenzione dello spettatore, ma stimola anche una riflessione più ampia sulla leadership, la fede e il potere. Con la sua capacità di mescolare tradizione e modernità, "Conclave" non è solo una storia di intrighi, ma anche un potente specchio della nostra società e dei suoi conflitti.

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