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ECONOMIA & WINE
11 Aprile 2025 - 07:40
Immagine di repertorio
Nel 2024, i cittadini italiani hanno acquistato complessivamente 753 milioni di litri tra vino e spumante all'interno della grande distribuzione organizzata. I supermercati si riconfermano come il canale privilegiato per questo settore, offrendo un quadro dettagliato delle preferenze di acquisto dei consumatori. Questi dati provengono da una ricerca di Circana, che ha presentato un'anteprima dello studio "Circana per Vinitaly" in vista dell'incontro "Vino e Gdo: Innovazione, Mercati e Opportunità".
Dopo anni caratterizzati da difficoltà, con un incremento dei costi di produzione e rincari sugli scaffali, il mercato del vino ha iniziato a mostrare segnali di ripresa già nel 2023. Questo trend positivo potrebbe proseguire anche nel 2025, grazie a una maggiore stabilità dei prezzi, sebbene al momento non si possa ancora parlare di una vera e propria riduzione. Tuttavia, permane l'incertezza legata alla possibile imposizione di dazi da parte dell'amministrazione Trump.
L'anno 2024 si conclude con una flessione dell'1,3% delle quantità vendute rispetto all'anno precedente, accompagnata tuttavia da un incremento del 2,2% nel valore complessivo delle vendite. Si rileva una leggera crescita per i vini a Denominazione d'Origine confezionati in bottiglia, registrando un +0,7%. Anche altre etichette hanno mostrato buoni risultati, alcune sorprendendo per la loro espansione.
Tra i vini che hanno segnato i maggiori incrementi nelle vendite in termini di volume spiccano l'Inzolia siciliana, con un aumento del 12,9%, il Primitivo pugliese, che segna un +11,8%, il Vermentino delle regioni Sardegna, Toscana e Liguria con un +11,7%, e la Ribolla friulana con un +11,3%.Analizzando invece l'incremento economico in valore, al vertice si colloca il Vermentino con un +13,5%, seguito dal Primitivo con +12,6%, dal Lagrein trentino a +11,5%, e dal Pinot Nero che registra un +9,8%.
Nel 2024, il prezzo medio per un litro di vino a Denominazione (Doc, Docg, Igt) ha raggiunto i 5,57 euro, registrando un aumento del 2% rispetto all'anno precedente. Tale incremento risulta più contenuto rispetto al passato, quando i rincari avevano superato il 6%. Le abitudini di consumo dei cittadini italiani restano pressoché invariate: nei supermercati, la preferenza va ai vini rosati, seguiti dai bianchi e infine dai rossi, con i vini fermi che continuano a superare quelli frizzanti. Il Prosecco si conferma leader nelle vendite, con quasi 50 milioni di litri commercializzati, segnando un incremento del 4,7%. Seguono a distanza il Chianti, con oltre 16 milioni di litri, e il Lambrusco, con oltre 15 milioni, entrambi però in flessione rispetto al 2023, con cali rispettivamente del 2,9% e del 4%.
Si registrano aumenti significativi per il Vermentino, che supera gli 11,6 milioni di litri (+11,7%), la Ribolla, con quasi 8,7 milioni (+11,3%), e il Primitivo, con 7,3 milioni (+11,8%). "In questo 2024 si è osservato un miglioramento nei dati, pur rimanendo negativi per il settore vinicolo," ha dichiarato Virgilio Romano, Business Insight Director di Circana, in un'intervista ad Askanews. "La frenata dovuta ai prezzi sembra ormai superata, sebbene lo scenario attuale non consenta di essere del tutto ottimisti né di prevedere una crescita sostenuta della categoria."
Secondo Romano, nel 2024 i consumatori hanno diminuito la quantità degli acquisti, orientandosi verso marchi e tipologie più economiche nel tentativo di contenere le spese. "Nel 2024, le scelte si sono indirizzate verso un minor acquisto e verso brand e tipologie con un prezzo più basso per la salvaguardia del proprio budget di spesa, eppure segnali positivi ci sono e su quelli bisogna continuare a lavorare," ha osservato Romano.
Egli ha sottolineato l'importanza di sfruttare l'attuale equilibrio, seppure ancora fragile, per compiere scelte oculate e lungimiranti, individuando strategie efficaci in un contesto in cui l'offerta rimane stabile mentre la domanda è in calo, mantenendo sempre il consumatore come punto di riferimento principale.
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