Cina potenzia difesa missilistica: test di un nuovo sistema radar nel deserto del Gobi

La Cina avvia il potenziamento delle proprie capacità di difesa missilistica introducendo un innovativo sistema radar. Un recente test, condotto nel deserto del Gobi, ha visto il lancio di sedici missili balistici diretti verso un unico obiettivo, segnando un significativo progresso per Pechino. In un'operazione che ha catturato l'attenzione internazionale, l'Esercito Popolare di Liberazione (PLA) della Cina ha realizzato un imponente test missilistico nel deserto del Gobi, lanciando sedici missili contro un singolo bersaglio.

"Vogliamo la fine della guerra, non una pausa": Putin parla di pace con l'Ucraina

Dopo 3 anni, il presidente russo lancia un messaggio chiaro

Questa esercitazione, svolta in un'area remota della Mongolia Interna, non rappresenta solo una prova delle capacità balistiche, ma è soprattutto una dimostrazione della crescente fiducia di Pechino nella difesa avanzata contro attacchi di saturazione. La notizia, divulgata dai media cinesi, fa riferimento a un documento ufficiale datato 18 febbraio, redatto da Zhang Zhenbiao, ingegnere senior del PLA. Il fulcro del test è stato il collaudo di un sofisticato sistema radar phased array a doppia banda (S/X), capace di rilevare e tracciare i missili in volo con grande precisione. Questo sistema ha dimostrato una capacità inedita nel distinguere tra esche false e testate autentiche, anche in presenza di contromisure come l'inceppamento o la dispersione di submunizioni.

L'allarme della Cgil: "In Ucraina a un passo dalla guerra totale"

Dal palco di Bologna, Maurizio Landini chiede al governo iniziative diplomatiche

Non solo sono stati rilevati e seguiti con successo i sedici missili lanciati, ma il sistema ha raggiunto un tasso di successo del 100%, gestendo simultaneamente trentuno bersagli, di cui sette considerati di alto valore. Questa tecnologia consente al PLA di attuare una difesa missilistica efficace contro le minacce più avanzate, come i missili ipersonici e i veicoli di rientro multipli (MIRV), dotati di testate indipendenti e caratterizzati da una complessità che rappresenta una delle sfide più impegnative per i sistemi difensivi moderni. Il radar combinato, che unisce la sorveglianza a vasta area (banda S) con la capacità di puntamento ad alta risoluzione (banda X), è simile a quello utilizzato dalla Marina degli Stati Uniti, sottolineando l'avanzamento tecnologico raggiunto dalla Cina.