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Quella volta in cui il Titanic affondò: 113 anni dopo la tragedia che cambiò la storia della navigazione

Il 15 aprile 1912, il più grande transatlantico del mondo affondava nell'Atlantico

Quella volta in cui il Titanic affondò: 113 dopo la tragedia che cambiò la storia della navigazione

Il 15 aprile 1912, il transatlantico RMS Titanic affondò nell'Oceano Atlantico settentrionale durante il suo viaggio inaugurale da Southampton a New York. Considerata una delle tragedie marittime più gravi in tempo di pace, la catastrofe causò la morte di oltre 1.500 persone su circa 2.200 a bordo. E anche se James Cameron ha studiato (e ancora continua a studiarlo) per uno dei suoi più grandi capolavori cinematografici, il Titanic da 113 anni continua a sorprendere gli studiosi con nuovi dettagli e curiosità, sia sulla nave che sui suoi passeggeri.

L'incidente

Alle 23.40 del 14 aprile, il Titanic colpì un iceberg. L'impatto aprì sei falle sul lato di tribordo, allagando cinque dei sedici compartimenti stagni della nave. Progettato per rimanere a galla con al massimo quattro compartimenti allagati, il Titanic affondò in due ore e quaranta minuti, spezzandosi in due tronconi.

Le cause del disastro

Il Titanic ricevette sei avvisi di iceberg, ma continuò a viaggiare a circa 22 nodi. Le vedette, prive di binocoli, avvistarono l'iceberg troppo tardi per evitare la collisione. La nave disponeva di sole 20 scialuppe di salvataggio, sufficienti per circa la metà delle persone a bordo. Durante l'evacuazione, molte scialuppe furono calate in acqua semivuote a causa di ordini confusi e disorganizzazione.

Il RMS Carpathia, allertato dal segnale di soccorso del Titanic, arrivò circa un'ora e mezza dopo l'affondamento e salvò 705 sopravvissuti. La maggior parte delle vittime morì per ipotermia nelle gelide acque dell'Atlantico.

Le conseguenze

Il disastro suscitò indignazione pubblica per la carenza di scialuppe e le normative permissive. Le inchieste governative portarono a modifiche radicali delle normative marittime, culminando nella Convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare (SOLAS) del 1914, che regola ancora oggi la sicurezza marittima.

Il Titanic tra miti, curiosità e verità storiche

  • Un trio di giganti
    Il Titanic non era l’unico transatlantico della sua classe. Faceva parte di una flotta progettata dalla White Star Line, insieme all’Olympic (che restò in servizio fino al 1935) e al Britannic, affondato nel 1916 mentre operava come nave ospedale durante la Prima Guerra Mondiale.
  • L’orchestra suonò davvero fino alla fine
    No, non è stata un'idea di James Cameron per rendere lo scenario più drammatico nel film, è successo per davvero: i musicisti del Titanic, guidati dal violinista Wallace Hartley, continuarono a suonare anche mentre la nave affondava. Un gesto eroico destinato a rimanere nella memoria collettiva: nessuno di loro sopravvisse.

  • A bordo anche cani e... forse un gatto
    Sul Titanic viaggiavano almeno dodici cani, perlopiù di piccola taglia. Solo tre si salvarono. Esiste anche una leggenda su un gatto mascotte che, secondo alcuni racconti, non salì mai a bordo per un presunto “sesto senso”.
  • Un romanzo profetico
    Nel 1898, 14 anni prima del disastro, lo scrittore Morgan Robertson pubblicò Futility, un romanzo in cui una nave chiamata Titan affondava dopo aver colpito un iceberg nell’Atlantico. Le somiglianze con la realtà sono sorprendenti ed inquietanti.
  • Il Titanic aveva un ufficio postale
    Oltre ai passeggeri, il Titanic trasportava più di 3.000 sacchi di posta. A bordo era presente anche un vero e proprio ufficio postale con cinque addetti, che continuarono a lavorare fino a pochi istanti prima dell’allagamento dei compartimenti.
  • Il mistero della Californian
    Un’altra nave, la Californian, si trovava a breve distanza dal Titanic ma non intervenne in tempo. I suoi segnali di allerta furono ignorati o non compresi. Le sue mancate azioni furono al centro di numerose inchieste successive.
  • Scialuppe insufficienti, ma regolari
    Il Titanic disponeva di 20 scialuppe, un numero conforme alle leggi del tempo ma largamente insufficiente per i circa 2.200 passeggeri a bordo. Il disastro portò a una revisione globale delle normative sulla sicurezza in mare.

Il relitto oggi

Il relitto del Titanic giace a circa 3.800 metri di profondità nell'Atlantico settentrionale. Scoperto nel 1985, è soggetto a degrado naturale e interferenze umane. Nel luglio 2024, una sezione della prua è crollata, segnalando il continuo deterioramento del relitto.

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