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Pasqua 2025

Pasqua svelata: 10 curiosità tra antiche tradizioni, simboli e storia

Leggende, stranezze e tradizioni senza tempo: ecco le curiosità pasquali che non ti aspetti (e che forse non conoscevi)!

Pasqua svelata: 10 curiosità tra antiche tradizioni, simboli e storia

La Pasqua non è soltanto sinonimo di uova di cioccolato, processioni solenni o gite fuori porta. È una ricorrenza antichissima, ricca di significati, che unisce elementi religiosi e profani, miti pagani e simboli cristiani, dolci tipici e riti misteriosi. Ma quanto conosci davvero questa festività? Ecco dieci curiosità che potrebbero sorprenderti e farti scoprire la Pasqua sotto una luce nuova.

1. Un nome che racconta un “passaggio”

La parola Pasqua ha radici lontane: deriva dall’aramaico Pesach, che vuol dire “passaggio”. Per la tradizione ebraica è il ricordo della liberazione dalla schiavitù in Egitto; per i cristiani, invece, è il simbolo del passaggio dalla morte alla vita, celebrando la resurrezione di Gesù.

2. Una data che cambia ogni anno

Se ti sei mai chiesto perché la Pasqua non abbia un giorno fisso, la risposta è astronomica: cade la domenica dopo la prima luna piena successiva all’equinozio di primavera. Una regola definita nel 325 d.C. dal Concilio di Nicea. Risultato? Si festeggia tra il 22 marzo e il 25 aprile.

3. L’agnello, tra tavola e simbologia

L’agnello pasquale non è solo un piatto tipico: è un potente simbolo biblico. Nell’Antico Testamento rappresenta l’innocenza e il sacrificio. Nell’iconografia cristiana richiama Gesù stesso, l’“Agnello di Dio” che si dona per l’umanità.

4. Pasqua ortodossa: stessa festa, data diversa

Nelle chiese ortodosse – come quelle russe, greche o serbe – la Pasqua si celebra seguendo il calendario giuliano, non quello gregoriano. Questo spiega perché spesso cade in giorni diversi, pur ricordando la medesima resurrezione di Cristo.

5. Pasquetta, tra sacro e picnic

Il Lunedì dell’Angelo, detto anche Pasquetta, ricorda l’apparizione di Gesù risorto ai discepoli in cammino verso Emmaus. In Italia, però, la tradizione si è trasformata in un’occasione per pranzi all’aria aperta e scampagnate: un momento di festa popolare con radici spirituali.

6. Prima del cioccolato, le uova si dipingevano

Le uova decorate sono una tradizione antica ben prima dell’invenzione di quelle al cioccolato (comparse in Inghilterra nel 1873). In Ucraina, le Pysanky sono vere opere d’arte, realizzate a mano con tecniche raffinate di cera e tintura naturale.

7. Tradizioni pasquali dal mondo

In Germania e in Alsazia, gli alberi si addobbano con uova colorate, simili a decorazioni natalizie. In Russia, la colazione pasquale si consuma al cimitero, vicino ai propri cari defunti, portando loro in dono cibi e dolci. Un modo per tenere vivo il legame tra vita e memoria.

8. Il coniglio di Pasqua nasce da una dea

Il coniglietto pasquale affonda le radici nella mitologia germanica: secondo la leggenda, la dea Eostre trasformò un uccellino in coniglio, che iniziò a deporre uova colorate per i bambini. Una figura pagana che ha attraversato secoli e continenti fino a diventare icona pop.

9. La sorpresa nell’uovo? Un’idea italiana

La tradizione di nascondere una sorpresa dentro l’uovo è nata in Italia, grazie alla torinese Casa Sartorio che nel 1925 introdusse piccoli regali in zucchero e confetti. Da lì, il boom. Il record? Un uovo alto 10 metri e pesante oltre 7 tonnellate, realizzato a Cremona nel 2011!

10. La colomba: dolce e simbolo tutto nostro

La colomba pasquale è un’eccellenza italiana. Inventata a Milano negli anni '30 da Dino Villani per la Motta, utilizza l’impasto del panettone con una nuova forma e significato: la colomba rappresenta la pace e lo Spirito Santo. Secondo una leggenda medievale, un re longobardo fu persuaso a risparmiare delle fanciulle proprio grazie a un dolce a forma di colomba. Quando la dolcezza salva davvero la vita.

La Pasqua è la festa più importante del cristianesimo, più del Natale. Ma è anche un mosaico di storie, riti e simboli, dove si fondono sacro e profano, spiritualità e folklore. Dalle antiche divinità alla cioccolata artigianale, dalle liturgie alle gite di Pasquetta, ogni gesto racconta un’eredità culturale che ci accompagna da secoli. Perché in fondo, è proprio il “passaggio” – fisico o interiore – a renderla una festa eterna.

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