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Il caffè: vizio o elisir di lunga vita? Nuove ricerche svelano sorprendenti benefici

Dagli studi su "Annals of Internal Medicine" arriva una buona notizia per gli amanti del caffè: non è solo un piacere, ma anche un alleato per vivere più a lungo

Il caffè: vizio o elisir di lunga vita? Nuove ricerche svelano sorprendenti benefici

Immagine di repertorio

Il caffè non è solo un'abitudine quotidiana, ma un potenziale elisir di longevità. Due studi pubblicati su "Annals of Internal Medicine" svelano una scoperta sorprendente: bere caffè non solo è sicuro, ma potrebbe addirittura prolungare la vita. Le ricerche, condotte su ampi gruppi di persone, ridisegnano il ruolo di questa bevanda iconica, trasformandola da semplice piacere a possibile alleato per la salute.

Da un lato, lo studio di Marc Gunter dell’International Agency for Research on Cancer ha coinvolto oltre 520.000 persone in dieci Paesi europei. Dall'altro, Wendy Setiawan della University of Southern California ha seguito 185.000 individui di diverse etnie, tra cui afroamericani, latinoamericani, nippoamericani e caucasici. I risultati non lasciano spazio ai dubbi: chi beve una tazza di caffè al giorno ha un rischio di mortalità ridotto del 12% rispetto a chi non ne consuma. Per chi arriva a tre tazze o più, la riduzione del rischio sale al 18%. Numeri che fanno riflettere.

Chi pensa che sia solo merito della caffeina dovrà ricredersi. Gli esperti chiariscono che i benefici del caffè non dipendono esclusivamente da questa sostanza eccitante. Anche il caffè decaffeinato ha mostrato effetti positivi. A fare la differenza sono i polifenoli, gli acidi clorogenici e i diterpeni, composti bioattivi presenti nella bevanda, noti per le loro proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Gunter conferma: "L'associazione tra consumo di caffè e minore rischio di mortalità è indipendente dalla caffeina".

Il caffè sembra essere un vero toccasana per il fegato e il metabolismo. I dati evidenziano che i bevitori di caffè presentano un profilo enzimatico epatico più sano e livelli di infiammazione generale più bassi. Inoltre, la bevanda può favorire un miglior controllo del glucosio nel sangue, aspetto cruciale per la prevenzione di malattie metaboliche. Questi effetti combinati aiutano a spiegare la riduzione del rischio di mortalità osservata nei due studi.

Da rito quotidiano a possibile elisir di lunga vita, il caffè si guadagna un ruolo nuovo e inaspettato nella nostra dieta. Tuttavia, la moderazione resta la chiave. Gli esperti raccomandano di valutare la propria condizione di salute e, in caso di dubbi, di consultare un medico. La pausa caffè, quindi, non è solo un momento di relax, ma potrebbe diventare anche un'opportunità per prendersi cura di sé. E, chissà, magari anche per vivere più a lungo.

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