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Disoccupazione giovanile: le proposte di Antonia Barnabè e le sfide per l'Emilia-Romagna

Antonia Barnabè di Fratelli d'Italia propone politiche attive per il lavoro giovanile e un equilibrio vita-lavoro

Disoccupazione giovanile: le proposte di Antonia Barnabè e le sfide per l'Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna, terra di eccellenze e opportunità, un giovane su quattro tra i 15 e i 24 anni è senza lavoro. Un dato che racconta molto di più di una statistica: racconta una generazione in attesa di risposte concrete. Antonia Barnabè, candidata consigliera regionale per Fratelli d'Italia, ha deciso di alzare la voce: “I giovani? Ottimi da considerare solo in campagna elettorale. Ma chi è disposto a impegnarsi davvero per dare loro un futuro?”Barnabè parte da un punto tanto semplice quanto esplosivo: “Qual è il vero potenziale dei giovani? E quali prospettive offriamo loro?” Ecco una domanda che sa di provocazione, ma che solleva un tema cruciale. L’Emilia-Romagna è un territorio ricco, con aziende all’avanguardia e un tessuto economico che potrebbe attrarre giovani da tutta Italia. Eppure, troppe volte le offerte di lavoro sono precarie e frammentarie, e i giovani si ritrovano sospesi tra l’idea di un futuro stabile e la realtà di lavori temporanei.

La “ricetta Barnabè”: politiche del lavoro mirate e serie
“Servono politiche attive del lavoro costruite sulle vere esigenze del nostro territorio,” sostiene Barnabè. E non si limita a generiche promesse: parla di orientamento specialistico, di formazione e riqualificazione per dare ai giovani strumenti solidi e spendibili sul mercato. Ma Barnabè sa che non basta: per trattenere i giovani talenti serve di più. Le sue proposte sono un invito alle istituzioni a costruire programmi concreti, che guardino oltre le etichette e le promesse da palcoscenico.


“La verità? I giovani non cercano solo un lavoro. Cercano un progetto di vita,” prosegue Barnabè. E qui tocca un nervo scoperto: il bisogno di una qualità della vita che permetta di realizzarsi. Perché, diciamolo, non basta uno stipendio. I giovani di oggi cercano ambienti di lavoro inclusivi, che rispettino l’equilibrio vita-lavoro, dove la diversità sia una risorsa e non un ostacolo. La visione di Barnabè punta a un’Emilia-Romagna dove il lavoro si intrecci con il benessere e la crescita personale.


La sfida, secondo Barnabè, è tutta qui: vedere i giovani non come numeri, ma come una risorsa su cui investire. “Il futuro dell’Emilia-Romagna sarà più prospero solo se sapremo creare percorsi di carriera, coinvolgendoli nei nostri obiettivi. I giovani non vogliono essere solo risorse, ma parte del capitale umano, pilastri su cui costruire il progresso della società.” La sua visione è chiara: un futuro in cui i giovani abbiano finalmente il ruolo che meritano, non relegati ai margini, ma al centro di un progetto di crescita e innovazione.

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