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Biologico da record: il mercato italiano supera i 6,5 miliardi di euro

Nel 2024 il biologico in Italia ha superato i 6,5 miliardi (+5,7%). L'export ha raggiunto i 3,9 miliardi (+7%), trainato da Germania, Francia e USA

Biologico da record: il mercato italiano supera i 6,5 miliardi di euro

Immagine di repertorio

Il biologico in Italia non è più solo una moda, ma una realtà economica in forte espansione. Nel 2024, il settore ha raggiunto livelli record, con un fatturato che ha superato i 6,5 miliardi di euro, registrando una crescita del 5,7% rispetto all’anno precedente. A spingere il mercato sono soprattutto gli acquisti per il consumo domestico, che valgono 5,2 miliardi di euro, mentre la ristorazione, pur crescendo più lentamente, si attesta a 1,3 miliardi.

La grande distribuzione continua a dominare il mercato, assorbendo il 64% delle vendite di prodotti bio destinati alle famiglie. Supermercati e ipermercati restano i protagonisti con un giro d’affari superiore a 1,6 miliardi di euro, seguiti dai discount (+6%) e dai negozi specializzati (+9%). In lieve flessione, invece, le vendite online (-0,4%).

Anche all’estero, il biologico italiano continua a guadagnare terreno. Nel 2024, le esportazioni agroalimentari bio hanno toccato quota 3,9 miliardi di euro, con un incremento del 7%. I principali mercati di riferimento restano Germania, Francia, Scandinavia, Benelux e Stati Uniti. Secondo un’indagine Nomisma su 336 aziende del settore, un terzo di quelle che oggi non esportano ha intenzione di farlo entro due o tre anni. Per quasi la metà delle imprese alimentari (49%) e per oltre il 60% di quelle vinicole, il marchio bio italiano rappresenta un valore aggiunto fondamentale per il successo sui mercati internazionali.

L’attenzione verso il biologico non si limita alla qualità del prodotto, ma si estende anche alla sua origine e all’impatto ambientale. Secondo Nomisma, il 47% dei consumatori considera fondamentale che le materie prime siano italiane o di provenienza locale, mentre il 34% ricerca certificazioni come DOP e IGP. Cresce anche la domanda di imballaggi sostenibili e di prodotti interamente vegetali.

Nella ristorazione, il legame con il territorio resta una priorità: nove consumatori su dieci scelgono prodotti locali e a km 0, mentre il 68% ritiene indispensabile trovare alimenti biologici nei menù dei ristoranti. Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio, ha sottolineato ad Askanews le potenzialità importanti. Servono più informazione, promozione ed educazione alimentare per favorirne lo sviluppo», ha dichiarato.

Il biologico italiano non è solo garanzia di qualità, ma un elemento chiave per il settore agroalimentare. La sfida ora è dare solidità a questa crescita e renderla un modello stabile nel tempo. Innovazione, sostenibilità e valorizzazione del made in Italy saranno i punti di riferimento per il futuro del comparto. Non si tratta più solo di una tendenza nei consumi, ma di un’evoluzione strutturale che sta ridefinendo il mercato agroalimentare a livello globale.

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