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Gastronomia mondiale
17 Marzo 2025 - 16:00
Quali sono le città mondiali che offrono le migliori esperienze gastronomiche? Per scoprirlo, la rivista Time Out ha condotto un sondaggio su migliaia di persone in tutto il mondo, chiedendo di valutare la scena culinaria della propria città in base a 18 criteri diversi. Tra gli aspetti presi in esame ci sono la qualità e l’accessibilità del cibo, ma anche elementi come l’offerta family-friendly e la presenza di proposte innovative. Tra queste, si trova anche una città italiana.
Dallo street food alla ristorazione gourmet, dalle taverne storiche alle cucine d’avanguardia, il cibo è una componente essenziale dell’identità culturale di una città e spesso una delle principali ragioni per cui viaggiamo. Per questo la classifica di Time Out non è solo un elenco delle destinazioni imperdibili per gli amanti della buona tavola, ma anche una fotografia delle città che stanno ridefinendo il modo di vivere e gustare il cibo nel mondo di oggi.
Secondo l'indagine di Time Out, dopo anni di difficoltà, la capitale del Costa Rica sta vivendo una vera e propria "rinascita gastronomica", grazie all'opera dei giovani chef che stanno riportando in auge ricette tradizionali ormai dimenticate, utilizzando ingredienti autoctoni di questo affascinante paese del Centro America. Piatti come Tala Pintos e gallo pinto su una foglia di banana, sono alcuni tra i piatti che più hanno attirato i turisti e fatto riinamorare i suoi abitanti.
L'unica città italiana della classifica. Il magazine celebra soprattutto la cucina povera, ovvero l'arte di trasformare ingredienti semplici come patate, fagioli e avanzi in piatti raffinati. Considerata la capitale mondiale della pizza, Napoli si posiziona al 19esimo posto perché sebbene la tradizione culinaria sia molto apprezzata, la città fatica ad emergere sul fronte dell'innovazione gastronomica rispetto ad altre metropoli globali, dove la cucina è spesso più all’avanguardia e sperimentale.
A Montréal, capitale culturale del Quebec, si respira un'aria di grande fermento in vista dell'arrivo della guida Michelin, che assegnerà il titolo al miglior ristorante della città. La città punta a diventare un punto di riferimento internazionale per la cucina gourmet, con piatti che spaziano dagli spaghetti con aragosta al french toast arricchito con caramello d'acero e dulce de leche.
Porto, in Portogallo, si classifica al 17esimo posto, grazie alla ricchezza di ingredienti freschi e di stagione, che vanno dalle carni locali al pesce appena pescato nel sobborgo di Masotinhos. Secondo i residenti, la città è un vero e proprio scrigno di cucina tradizionale, con la francesinha come piatto simbolo: un panino farcito con carne, formaggio fuso e uovo fritto.
Il Cairo sta emergendo come una città che sa unire tradizione e modernità. Alcuni piatti tipici della capitale egiziana affondano le radici nei tempi dei faraoni, come il kohary e la molokhia. Tuttavia, a dare nuova vita a queste ricette millenarie sono anche le rivisitazioni moderne, come il koshary servito in insalata con uova di quaglia, da gustare in locali eleganti con vista sulla Grande Piramide.
Abu Dhabi sta emergendo come un "melting pot" gastronomico, dove la cucina tradizionale araba si mescola armoniosamente con i sapori internazionali, spaziando dal Giappone all'Italia. I residenti apprezzano in particolare la possibilità di gustare piatti salutari, pensati per soddisfare anche le esigenze delle famiglie.
Mumbai, in India, si piazza al 14esimo posto, grazie ai suoi khau galli, letteralmente "strade del cibo", che propongono una vasta varietà di prelibatezze street food, dai chaat ai jini dosa. Il 61% dei residenti intervistati considera il cibo locale della metropoli del Maharashtra sano e delizioso.
Riyad, la capitale saudita, vanta una scena gastronomica vivace, alimentata dall'espansione di ristoranti di alta classe e caffè alla moda che attirano clienti fino a tarda notte. Nel cuore del deserto, la città offre anche prelibatezze giapponesi a base di pesce, come le capesante grigliate, condite con burro umami e salsa shiso al frutto della passione.
Nell'ultima classifica di Time Out, ben 4 ristoranti di Lima sono stati inclusi tra i migliori 50 al mondo. Gli chef locali stanno sperimentando piatti fusion provenienti dall'Asia e dall'Europa, ma arricchiti con ingredienti tipici del Perù. Grazie alla varietà di paesaggi, che vanno dalla costa alla montagna, dalla città alla giungla, è possibile vivere esperienze culinarie uniche a prezzi accessibili. In particolare, la rivista celebra il ceviche, pesce crudo marinato con lime e peperoncino.
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